My Lady Jane. Una rivisitazione irriverente e femminista della storia

My Lady Jane. Una rivisitazione irriverente e femminista della storia

Articolo di Letizia Falzone. Foto di copertina: la locandina della serie tratta dal web

“Tanto tempo fa, in una terra non molto lontana, una stirpe di re credeva che Dio avesse concesso loro il diritto di governare l’Inghilterra a loro piacimento. Conoscete Re Enrico VIII il gigante re Tudor dai capelli rossi? Usava le mogli come fazzoletti, un soffio e via. Divorziata. Decapitata. Morta. Divorziata. Decapitata. Sopravvissuta. A lui successe il figlio Edward. Quando egli morì ci si aspettava che la corona andasse alla sorellastra Mary o magari a Elisabeth. E, invece, ci fu uno shock pazzesco. Lady Jane Grey. Intellettuale ribelle, discreta rompipalle e pedina della propria ambiziosa e nobile famiglia, Jane fu sposata senza il suo consenso e incoronata regina contro il suo volere. E, solo nove giorni dopo fu marchiata come una traditrice e… Perse la testa. Sarebbe potuta essere la leader che serviva all’Inghilterra, ma la storia la ricorda come l’emblema della damigella in pericolo. Ohhhh Vaffanculo! E se fosse andata diversamente?”

Spade e corsetti, re e regine, intrighi di corte, sesso e parolacce sono gli elementi che fanno dell’irriverente e scatenata “My Lady Jane” la serie-sorpresa dell’estate. Il period drama dal 27 giugno su Prime Video, tratto dal romanzo omonimo di tre autrici che hanno voluto riscrivere l’ingiusto fato di Jane Grey, regina d’Inghilterra per soli nove giorni.

“My lady Jane” ricostruisce, infatti, l’ascesa al trono inaspettata di Jane Grey, cugina di Re Edoardo VI, figlio di quell’Enrico VIII che fece fuori buona parte delle sue sei mogli. Nella realtà, Edoardo morì giovanissimo e Jane gli succedette al trono per pochissimo tempo, prima di venire deposta e decapitata da Maria la Sanguinaria. La trama si prende molte gradite libertà, plasmando una serie brillante, femminista e irresistibilmente ironica.

La serie è ambientata in un universo alternativo, durante l’epoca Tudor, immagina in una nuova veste la vita di Lady Jane Grey, che nel 1500 fu la prima regina d’Inghilterra e d’Irlanda per soli nove giorni. In questa reinterpretazione, sia Jane che il marito Guildford Dudley potrebbero salvarsi dalla loro tragica fine.

Il retelling riscrive anche i conflitti tra Protestanti e Cattolici che segnarono la vita della regina, dando loro una connotazione fantastica. Al centro di My Lady Jane, infatti, c’è la battaglia tra gli umani detti “Veritiani” e gli “Etiani”, di cui fa parte anche Guildford, ovvero esseri umani in grado di trasformarsi in animali, perseguitati e considerati la feccia della società.

Jane è una donna autonoma, giustamente immatura e pronta a sbocciare da sola. Non è la damigella in pericolo che la storia ci ha raccontato, non ha bisogno dell’amore per salvarsi, e neanche lo cerca. È arguta e quel che vuole è l’affermazione di sé. Si può salvare da sola, e può salvare anche gli altri. Senza l’aiuto di nessun Principe che cade dal cielo per indicarle la via.

Grazie all’espediente del narratore onnisciente, My Lady Jane racconta la storia servendosi di descrizioni didascaliche che dicono a chiare lettere che non stiamo assistendo alla solita routine. Piuttosto, stiamo assistendo a un racconto in cui tutto quello che conosciamo viene interrotto da colpi di scena che non ci aspettavamo, e che rendono questa produzione assolutamente imprevedibile.

Obbligata a sposarsi con qualcuno che neanche conosce, in una locanda, incontra Guilford Dudley che, senza saperlo, finirà per sposare il giorno dopo. Tra i due si sviluppa immediatamente un rapporto di rivalità che, già con i primi sguardi, ci comunica più di altro. I due, pur affermando di sopportarsi poco , sono in realtà uniti da un’attrazione che è scattata immediatamente. Una complicità che li porterà a unirsi e a innamorarsi, anche di fronte ai chiari difetti dell’altro. Perché quel che si apprezza di My Lady Jane è che qui non esistono personaggi perfetti da idealizzare. Sono tutti tremendamente umani e quindi, per questo, tremendamente insopportabili.

My Lady Jane è un’epica storia di riscatto femminile: Jane cercherà di cambiare le sorti di un’intera nazione cercando di unire un popolo tragicamente diviso dalla superstizione e ignoranza dell’epoca.

 

 

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