Regor. La ricerca dell’Io di Francesca Evoluzionista
Recensione di Letizia Falzone
“Sai quel luogo… quello che sta fra il sonno e la veglia, dove ricordi ancora cosa stavi sognando? Ecco, quello è il luogo dove ti amerò per sempre”.
Con queste parole Campanellino ricorda a Peter Pan qual è quel posto magico in cui tutto può accadere. Da questo stesso luogo parte il nostro viaggio. La protagonista di questo romanzo intraprende, tra sogno e realtà, un cammino. Un viaggio fantastico utilizzando i sensi, le percezioni, l’affettività, le emozioni, le relazioni umane percorrendo sentieri e autostrade di immagini, suoni, colori e parole.
In questo romanzo vi è la testimonianza di un percorso alla ricerca dell’Io e del noi verso l’amicizia e la solidarietà. Questo libro invita in un’avventura incredibile con la protagonista e Celeste, due ragazze che mostreranno il vero significato dell’amicizia e della fiducia in se stessi. Durante il viaggio, si scoprirà come l’amicizia può superare qualsiasi ostacolo e come la fiducia in sé stessi è fondamentale per realizzare i propri sogni e che con amici leali al proprio fianco nulla è irraggiungibile.
Forte e presente è il potere dell’amore e il valore del rispetto reciproco. E proprio questi due elementi sono indispensabili per creare un mondo migliore, non solo nei sogni ma anche nella realtà. L’autrice racconta di un viaggio fisico, ci mostra con i suoi occhi Londra, le sue strade, i suoi quartieri, i passanti; ma è soprattutto un viaggio interiore, che permette alla protagonista di (ri)trovare la forza dentro di sé.
La chiave di volta del romanzo è la narrazione piena di sincerità, profondità e passione. Un mix che genera nel lettore curiosità ed interesse fino a sentirsi parte integrante della storia. Ci si commuove, si riflette… La trama è perfettamente costruita, i personaggi sono coerenti e in perenne evoluzione, uno stile fresco, semplice e immediato che si potrebbe definire “giovanile”. Colpisce la crescita emotiva e psicologica dei protagonisti, la loro “educazione sentimentale”.
Un romanzo dove l’autrice, con i suoi protagonisti, parla delle paure, dei timori, dei piccoli successi, degli ostacoli, delle speranze, dell’importanza di sentirsi vivi, del non limitarsi al “sopravvivere”, del mettersi in gioco per imparare a conquistare quel qualcosa che davvero si desidera, della forza per andare avanti e della temerarietà che serve per affrontare quegli scogli che la vita ci pone davanti, e molto molto altro ancora. E vi riesce con uno stile semplice, genuino, delicato, uno stile che si confà a tutte le età, tanto adolescenziali quanto adulte, che accarezza e accompagna il lettore. Una leggerezza a cui si affiancano temi più profondi e forti e capaci di indurre e invogliare alle riflessioni del proprio essere.
Le parole tra sogni, misteri e vera e propria realtà s’intrecciano in numerose vicende contornate da profonde riflessioni spirituali e filosofiche.
Un romanzo dolcissimo che, proprio come una sinfonia, è il risultato finale dell’accordo perfetto tra molteplici strumenti – i personaggi – estremamente diversi, variopinti e complementari. Il merito è dell’autrice, che come una brava maestra d’orchestra riesce non solo a scegliere gli ingredienti giusti – amore, amicizia, realismo, un pizzico di mistero – ma anche a dosarli con maestria, creando una galleria infinita di personaggi che interagiscono tra loro in maniera del tutto naturale, ritmata e avvincente, senza forzature e con pochissimi passaggi prevedibili.
La nostra protagonista è una ragazza solare, forte e molto determinata. Lei ha lo zaino pieno di motivi per cui essere grati alla vita, come le nuvole quando sembrano panna o l’odore della carta di un libro nuovo. Vincente risulta nella seconda parte del romanzo l’inserimento della lettera misteriosa che rende curioso il lettore e lo incolla alle pagine. Questa lettera fa capire alla protagonista e agli altri personaggi che non si deve avere paura dei propri sogni ma rischiare per realizzarli.
Un libro che va letto con calma, assaporando ogni pagina senza fretta, gustando ogni pensiero. Un romanzo introspettivo e fortemente poetico, che ti sorprende di continuo e nel finale lascia completamente interdetti. Un viaggio stupefacente in quel mondo, tra il sogno e la veglia, fantastico e complesso al tempo stesso: forse la vita è troppo complicata da spiegare, troppo vasta da classificare ma, proprio per questo, rievocare il suo grande mistero fa venire voglia di farne ancora parte.