Bimbo tra le macerie
Poesia di Giuseppe Gervasi. Foto dal web
Le mani asciugano le lacrime:
piange un bimbo tra le macerie.
Solo, cade per terra.
Il cuore si spezza,
il mio cuore non resiste a tanto dolore.
Perché piangi
tra le macerie?
Perché sei così disperato?
Una carezza,
le lacrime scendono.
Dimmi il tuo nome:
bimbo tra le macerie.
Vittima innocente
dell’uomo insensibile.
Un nome tra le lacrime,
un pianto tra le parole,
una lacrima a terra
bagna le macerie.
Si può perdonare
chi causa il pianto di un bimbo?
Si può perdonare
chi fa vivere un bimbo tra le macerie?
Possa tu,
dolce fanciullo,
ritrovare la pace perduta,
l’infanzia perduta,
l’amore perduto,
la vita smarrita.
Non avere paura tesoro mio.
Prendi la mia vita,
a me non serve più:
a me non piace più.