Quiete tra la nebbia. Tre poesie di Michela Zanarella
Poesie di Michela Zanarella. In copertina “Michela Zanarella” in una foto di Ania Struska
Quiete invernale
andare dove gli alberi
parlano tra loro
e non avere più freddo
ma sentire il silenzio
pronunciare impronte tra foglie umide.
È la domenica delle parole taciute
tra i rami
e delle nuvole tese a pregare miracoli
mentre imparo dalla pelle
cosa significa abbracciare l’aria
e arrossire.
*
Recente è la voce della nebbia
che ho ascoltato dalla bocca del cielo
mentre le stanze si riempivano d’affetto.
La montagna sembrava nascondere l’amore
in una casa
e proteggere dal vento
i ciliegi e ogni respiro.
La neve è memoria
che non rinuncia a svegliarsi
là dove il silenzio
ha la sua eternità.
*
Inverno. Alba.
Reagire alla luce
come se fosse cosa rara
la bellezza.
Il buio poco prima
splendeva di vivacità di sogni
anche l’oscurità sopravvive
di un lieve chiarore
non c’è un taglio netto
una separazione tra giorno e notte
l’uno nell’altra
continuano a esistere
come un arco infinito,
l’eterna creazione.
Sparse a terra le verità del tempo.
Arrossendo l’orizzonte
insegna la grandezza dell’amore.
Chi è Michela Zanarella?
Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD). Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato venti libri. Giornalista pubblicista, si occupa di relazioni internazionali. Presidente della Rete Italiana per il Dialogo Euro-mediterraneo, presidente dell’Associazione “Le Ragunanze”. Collabora con diverse testate e redazioni. Le sue poesie sono state tradotte in oltre dieci lingue. È tra gli otto co-autori del romanzo di Federico Moccia “La ragazza di Roma Nord” edito da SEM. “Quell’odore di resina” è il suo primo romanzo e “Villa Doria Pamphilj il parco più grande di Roma” è il suo primo saggio