Quando calendario fa rima con il rosario

Articolo di Gattonero

Era una notte buia, come tutte d’altronde; e tempestosa, ma neanche tanto.
Ma quel poco/tanto era bastato a mandare in tilt le mie cose; le mie cose tecnologiche, intendo.
Forse il karma, forse no, fatto sta che è successo.
Ma più che un karma de noantri a me è sembrato un boomerang, quegli aggeggi che gli aborigeni lanciano per abbattere i nemici, che se li cojono bene, altrimenti tornano loro in fronte.
A me è tornato sui denti.

Ti vò vruscià nu lampu (non sono certo che vada scritto così, l’ho rilevato dalla mia dialettologa di fiducia): è l’augurio che i nostri indigeni lanciano in risposta a dispetti, ma anche come forma di affettuoso saluto.
Il mio ipotetico boomerang.

Da qualche anno ho rinunciato ai libri in cartaceo; salvo rare eccezioni preferisco i testi digitalizzati, da leggere sia su computer che su tablet; su questi ultimi per la comodità di averli sempre a portata di mano, ovunque vada ad adagiare le mie stanche natiche: in bagno, sul lungomare o nella sala d’attesa di un medico. Non nego che c’è anche un ritorno economico, visto che acquisto libri in quantità industriale.

Mi sono affezionato a una Editrice che pubblica libri che mi interessano, sia per gli argomenti trattati che per simpatia verso suoi Autori. La quale, purtroppo, edita solo in cartaceo. Avevo fatto la bella pensata (proprio una gran bella pensata!) di mandare un messaggio a una delle principali responsabili di questa Casa editrice, chiedendo (in maniera educatissima, lo giuro!) se non fosse possibile editare anche in digitale. Una risposta ufficiale non so se ci sia stata. Ma, per una via traversa che più diritta non potrebbe essere, l’ho avuta.

Pronta e decisa, due venerdì fa, in piena notte notte: ti vò vruscià nu lampu!
E lampu fu: modem adsl bruciato, fulminato, con un unico botto, con lo stesso schiocco secco che potrebbe fare un coltello che si addentra in un ventre riluttante al suo accesso.
Mamma, li russi! era stata la reazione notturna al botto, senza sapere cosa avrei poi trovato la mattina ormai prossima.
Succede, si dice.

Ma se succede dopo che sette mesi prima è già successo, e hai giubilato un modem che aveva quasi la tua età, non è più un ‘succede’ che puoi prendere così come viene, allargando le braccia a dire ‘pazienza’.

Non sono un bestemmiatore seriale; certo se mi martello un dito, se un blocco di cemento mi pizzica il mignolo di un piede, se mi scalpello una falange, se arriva una bolletta da urlo,un mannaggia!, un accidenti!, un porcal’oca! o un più ficcante porcaccialamiseriazozza!, non possono attenuare il disappunto per tali disagi. E neanche un sano porcogiuda!, nonostante ci sia pure un santo così nomato, riesce a placarli. Il giuda citato dovrebbe essere quello di un famoso bacio… affatto Perugina.

In queste occasioni si preferisce salire in alto, sempre più su (come gridava il buonanima dalla vetta del Cervino), fino al più alto dei cieli, ché solo da lì possono arrivare tutte le consolazioni, e visto che sempre da lì arrivano tutti gli accidenti… Ipse dixit…

La prima parte della mattinata impegnata a leggere tutti i nomi in calendario, poi una lunga pausa per una visita medica di controllo fuori porta, col governo ladro che mi accompagnava con scrosci violenti di pioggia. E ricerca di un’anima buona che risolvesse il problema; quando non ti servono, queste anime buone pullulano a dozzine, quando ti ritrovi con l’acqua alla gola, hai voglia di annegare… Un po’ come i dottori, quasi tutti lo sono, ma se serve un dottore medico… arriva prima Taffo.

Nella lettura ero arrivato al venerdì 10 di questo mese, e stavo iniziando a invocare il santo del giorno, che poi è una santa: santa Diana. Chi fosse costei, ancora non lo so.

Letto english, che fa figo, mi aveva portato subito alla mente il Daiana di Paul Anka, quella che “O Daiana solo tu, mi conquisti sempre più…”; poi ero passato alla dea romana, quella che, tra l’altre cose, poteva minimizzare alle donne i dolori del parto (e partorire una digitalizzazione editoriale probabilmente è doloroso quanto un parto naturale). Infine, tornando english, l’altra Daiana conosciuta, per santa donna che fosse, non mi pare sia stata canonizzata; perlomeno non per il calendario gregoriano.

Anche se sono stati fatti santi pontefici assassini e depravati, quindi anche questa, pur avendo fatto parte di altro ramo della cristianità, potrebbe essere che…
Nel dubbio, non l’ho ‘invocata’.

Rientro dalla visita, a tavola per il pranzo, appiccio il televisore… che non s’appiccia: fulminato pure quello! Collegato al modem, ne aveva seguito la tragica sorte. Il salvavita del contatore, che scatta non appena sente uno starnuto troppo su di tono, non era scattato: la linea elettrica era integra. Oltre tutto, sia al computer che alla tivvù, avevo piazzato due prese antifulmine; vergini.

Ero in una botte di ferro, da quel lato. Ero…
Il ti vò vruscià nu lampu era arrivato dalla linea telefonica, un cavetto insignificante, la stessa che avrebbe dovuto passarmi i testi dei libri cui ero interessato, in digitale. Quando parli di coincidenze…

Finito il pasto, affatto lauto e tutt’altro che digeribile, ho ripreso la lettura del calendario; dal sabato undici in poi sono tutti buoni. Sono certo che almeno uno dei miei orapronobis arriverà a chi di dovere, anche se modem e televisore resteranno sulla mia groppa, ennesimo carico sul basto in aggiunta a tutti gli altri pesi, ormai endemici.

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