Terra e oltre

Terra e oltre

Poesie di Marcello Buttazzo. Foto di Martino Ciano

Festoso fluire di gente.
Il sole, fraterno compagno,
scalda gli uomini
eccita i bambini
illeggiadrisce le donne.
Il sole è un lampo
di fuoco rabbioso
scoccato nel giorno.
Sole di fine estate
come un’attesa pioggia di luglio
come i tuoi bianchi seni
la notte dei giochi d’amore.
Sole sfavilla
sui miei piccoli dolori
che sono una tremenda conchiglia
della memoria, sulle spiagge del tempo.

Versi tratti dalla raccolta, “Nei giardini dell’anima”, Manni Editori 2007


Autunno
non più di foglie morte.
Un autunno che percorre
il campanile della chiesa
al rumor di tuono.
Tintinna batte percuote
la campana della vita.
Angelo dei nuovi turbamenti
donna d’occhi chiari
padrona dei miei sconvolgimenti.
Tu carezzi il tamburo
al tamtam di tuono.
Vertiginose iridi d’incanto.
Ardimentosi sospiri ai cieli serali.
Codici lettere alfabeti
che mi bisbigli
di là del reo tempo.
Non so se foglie di ruggine verranno.
Per intanto,
per la via strabilia
un commovente sole di novembre.

Versi tratti dalla raccolta “Verranno rondini fanciulle, i Quaderni del Bardo edizioni, 2018


L’estate
è una cicala.
L’estate
è un’aurora.
E le parole,
le parole taciute
sono grammatiche infinite.
I baci non dati,
spersi nelle notti
degli impreveduti desideri.
Gli amori perduti
sono storie
di roventi vissuti
rammemorati
per nostra dannazione,
per nostra consapevole beatitudine.
L’estate
vola nell’azzurro.
L’estate
tocca le corde dell’anima.
D’estate
ritorna puntuale
l’eterno gioco
della vita.

Versi tratti dalla raccolta “Nei tuoi arcobaleni… e altre poesie”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2019


Berrò
il sangue
di mille papaveri.
E il miele
dell’ape errante.
Non è fiele
la lontananza
che mi doni
ma ambrosia divina
in coppe fonde d’amore.
Berro
il latte
dal seno fanciullo.
E il tempo.
L’ebbrezza,
l’ebbrezza senza fine
vorrò
nei giorni miei
per risanare
la piccola ferita.
Il viso
vedrò.
Il tuo viso,
stupefazione
paesaggio ridente.
Celeste mare
da navigare.

Versi tracci dalla raccolta “Nel cielo degli azzurri destini”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2021


Scatta la vita,
scorre, corre,
fiume in piena
rompe gli ostacoli.
Affluisce la vita
nei virgulti
sulle gote ribelli
delle fanciulle in fiore.
La vita che bordeggia
e riposa
nei tuoi fianchi di pane.
Non c’è arboscello
che vorrei estirpare
dal tuo segreto giardino.
Non c’è ragione
d’effervescenza e melanconia
che vorrei togliere
al tuo arguto pensiero.
Le more sono dolci in autunno,
gli ellebori
sono sempre le rose dei poeti
nei campi d’inverno.
Fluisce la vita.
Noi a piedi nudi e disarmati
l’aspettiamo.

Versi tratti dalla raccolta “Fra le pieghe del rosso”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2022


Nel solco marrone
di zolle
il tuo nome,
madre Terra.
Sacra
Terra
come il lignaggio
di tutti gli umani.
Inviolata
Terra
come le mani,
le mani di lei
intrecciate alle mie.
Terra,
Terra mia,
ti scorgo
nei suoi occhi di cerva.
Ti vedo
nelle sue movenze felpate
di gatta della luna.
Nelle sue cosce di giunco,
le scaturigini
della tua essenza.
Terra,
terra mia,
non farmi
mancare mai
il viso di lei.

Versi tratti dalla raccolta “E se nel giallo ti vedrò”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2023


Chi è Marcello Buttazzo?

Marcello Buttazzo è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editori), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno rondini fanciulle”(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). La sua ultima raccolta di versi “Ti seguii per le rotte” è stata pubblicata nel 2024, per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.

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