Uno spillo sotto una luce ambigua

“Uno spillo sotto una luce ambigua” è una prosa di Mimì Burzo. In copertina una foto scattata e rielaborata dall’autrice
Posti vecchi come la polvere. Vecchi prima di nascere. Teste, pensieri, retroculture e retrovie, sacrestie e tanti santi. La sottile venatura fra un uomo e un animale, resta in sospeso così fra un qualcosa di ancestrale e un punto e virgola.
Giorni difficili di reminiscenze frammentarie, malinconia spicciola, da due gocce per strada, di pensieri bui e luce da chiudere in bocca. Luce ambigua, incatturabile, in una strizzatura un po’ così come le mie cose così, e questo gettarmi come quando cerco di fischiare con le dita o quando schizzo e basta.
E così, tutto un po’ così di sguincio, strappi, rendicontazioni, umanità a tutto spiano, tre notti con la pancia in mano, quando si fa sesso i parametri di un orgasmo sono più o meno gli stessi di un infarto, al concepimento siamo tutte femmine, solo successivamente un embrione diventerà un maschio.
Riflessioni così, in giorni così che all’ufficio postale ci chiedono se siamo sorelle e noi ridiamo e poi andiamo in banca e ti sembra strano che siamo vive e ridiamo.
Ed ecco, ci sono giorni un po’ così a voler essere una donna che gira con un assorbente con le ali e i buchi a nido d’ape e mi odio abbastanza perché quelli con i buchi d’ape hanno i profumi e puzzano poi tutt’uno con il sangue; quelli di pochi cent, roba da poveri non profumano e io le api le ho vive dentro le mutande ma ad ogni buon conto, una digressione che avrei potuto tagliare, magari poi diventa un capolavoro, lasciamo il mascara sciolto intorno agli occhi stasera, e fra tutta questa roba lo spillo è lì immobile.
È già tutto uno spillo…
Piccolo piccolo stretto stretto per farlo entrare tutto quanto. Lo spillo. Poi abbiamo imparato ad andare sui tacchi. Poi. E resti così, tacchi a terra, seduta sul divano, pancia in mano per questa grande ira che ci siamo inventate, amore che non sappiamo completamente inventato, capiente, caparbio:- rivolta, l’evasione più intelligente:- testa, in una sola azione:- stranezza, cosa inventata, cosa posticcia, bava sulla bocca di tutti, la spina di Gesù anche quest’anno che mia nonna si è scordata pure Gesù, in giornate un po’ così come un’idiota tu e il divano così la vita tutta si arrotola in una maledetta rivolta, una stupida intifada così per ingenuità per difendersi per scalare pareti lisce per abbandonare la memoria per fare e basta in certe vite di rabbia fiorita, per difendersi.
E della leggerezza blanda di certe ragazze così passanti per caso così per caso fino al silenzio più assoluto. Solo un caso di intelligenze raccolte in uno spillo, solo un caso la rivolta e solo un caso aver chiamato amore la ribellione.