Il sole dannato di rosso

Poesie di Marcello Buttazzo
Il sole dannato di rosso
stamane è andato a riposare
presto, ingannato da cumuli
di nubi di perla.
È quasi febbraio
i mandorli vigorosi esploderanno
in un tripudio di bianco
e tu, fantasma dell’anima, tacerai
finalmente tacerai.
Sono stanco di dormire
ad occhi aperti
e sognare le improponibili estenuate chimere:
insensato è il ricordo che incupisce anche l’aria.
Tu taci.
Anche il giorno dolora
e tace.
Versi tratti dalla raccolta “Clandestino d’amore”, Manni Editori, 2006
Riverberi di te,
quanti di fuoco
sulla pietra antica
della piazza danzano.
Tu, luce
dai piedi della guglia
rimbalzi
attraversi la mia ombra,
valichi il sogno
e accendi le ore
del nuovo giorno.
Versi tratti dalla raccolta “Nei giardini dell’anima”, Manni Editori, 2007
È sera,
dimmi
parole silenziose.
Il giorno
è trascorso
senza sussulti né lampi.
Dimmi parole
d’amore.
All’imbrunire
barbagliano
albe nascoste,
s’accendono
cuori svaniti.
Dimmi di te,
fiore selvaggio
cielo
delle aurore vermiglie.
Il tempo
è un eterno bambino
che ride
e parla,
parla delle giovani chimere.
Versi tratti dalla raccolta “Serenangelo”, Manni Editori, 2010
Con foreste di cielo
e lame nel cuore
la vita s’avanza.
Marezzata malinconia
di nuvole sole.
Ombreggiata sera
di stelle accigliate
svisa la notte.
Versi tratti dalla raccolta “E ancora vieni dal mare”, Manni Editori, 2012
Come pettirosso dell’alba
nell’aranceto.
Come vento di giugno
che lambisce
i campi dorati.
Come viso di madre
corrugato di solchi
di tenerezza e amore.
Come vecchio contadino del Sud
che su una pietra
di terra dura
santifica il suo dolore.
Come giorno
che batte questo tempo
di nuvole e sole.
Come ansia
che sgorga
nel sereno.
E poi,
i tuoi pensieri raccolti
in un cespo
di parole.
Versi tratti dalla raccolta “E l’alba?”, Manni Editori, 2015
Anche nel sonno
di questo pomeriggio caldo
mi soccorri ancora.
Mi giungi
come onda,
come oasi e frescura.
Tu allontani l’arsura,
la canicola s’attenua
al gioco della memoria,
antefatto di vigorosa positura
per schivare la noia.
Anche nel sonno
di questo pomeriggio
vieni a cercarmi.
Mi porti
acqua fresca di sorgente,
acqua da bere
a mani aperte
per dissetare
la mia antica sete d’amore.
Mi porti l’ardore.
tutta la bramosia
della tua età,
che è stagione palpitante
stagione fremente
di là dell’aria soffocante
di questa ordinaria realtà.
Versi tratti dalla raccolta “Ti seguii per le rotte”, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, 2024
Chi è Marcello Buttazzo?
Marcello Buttazzo è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editori), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno rondini fanciulle”(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). La sua ultima raccolta di versi “Ti seguii per le rotte” è stata pubblicata nel 2024, per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.
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