Scavare negli anfratti
Poesie di Marcello Buttazzo. Foto di Martino Ciano
Scavare
negli anfratti senza fondo
della coscienza
sarà una consueta abitudine
un gioco leggero
una scommessa vinta.
Benvenute sono
le eterne insolute domande
infinite insondabili
come l’azzurrità del cielo
d’un marzo fanciullo
di luce acquamarina,
il marzo delle promesse in sboccio
che dopo i rigori
del triste inverno
finalmente spumeggia
di fiori nuovi di giorni nuovi.
Non avere paura
dei piccoli grandi dolori
delle laceranti ferite dell’anima
non avere paura
di scoperchiare botole segrete
il mattino t’aspetta
ardimentoso ti chiama
t’avviluppa nel sole.
Versi tratti dalla raccolta “Clandestino d’amore”, Manni Editori, 2006
Le tre della notte.
Una pioggia martellante
d’un freddo dicembre
ostinatamente
scandisce il tempo.
Lacrime di pioggia
vorrei strappare ai tuoi occhi
per irrorare un fiume di gialli giacinti.
Lacrime di gioia
vorrei vedere nei tuoi giorni
per saperti felice.
Acqua limpida di fonte
sui miei sogni inariditi,
tu sei. Pensiero oltre la notte
e cibo degli dei.
Tre della notte.
Verrà l’alba
e delicatamente sfiorerai il sigillo
delle mie insicurezze.
Versi tratti dalla raccolta “E l’alba?”, Manni Editori, 2015
Sentire
la tua voce.
E suonare la lira.
La tua voce,
di viola di pane.
La tua voce
melodia gioconda
di cicale canterine,
assolo virtuoso
dei centomila violini.
Sentirti
ancora una volta
per capire
che c’è solo la tua voce:
silenziosamente
da ascoltare.
La tua voce
da bere,
la tua voce
da mangiare.
La tua voce
da toccare.
La tua voce compagna
che sfama.
La tua voce
mai profetizza
La tua voce
fiore fiore
che s’ama.
Versi tratti dalla raccolta “Il cielo degli azzurri destini”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2021
Non percorrerò
strade interrotte
amori sventati
stagioni acerbe.
Il rosso.
Spierò sempre fra le pieghe del rosso
per scovare il corso del sangue
l’ardimento temerario
il fermento delle stelle.
Ti inseguirò
ragazza
per ritrovare
tracce durevoli di me.
E dormirò
nel tuo grano
che ondeggia a giugno,
come un’ambra – fuscello
portata dai venti caldi.
Calpesterò
l’erba virente
e lo scontento
per sentire puro l’odore di te,
volatile sentimento.
Ti cercherò
per sempre
nelle sere prorompenti,
quando il cielo
è un compagno
di complicità.
Versi tratti dalla raccolta “Fra le pieghe del rosso”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2022
Mi dicesti,
“cos’è questa rabbia
che non vola?”
La tristezza
s’invola,
s’adagia piano
e il rimmel del tuo viso
s’ammarra nel tuo porto pace.
Lo scontento
non lo sento,
lo scontento
è come l’allegrezza
che mi porto dentro,
fra nero e bianco
prediligo
il lapislazzulo.
“Cos’è questa rabbia
che non vola?”,
ribadisti tenacemente.
Mia cara,
le ali tarpate
riprenderanno il frullio del volo,
torneranno a fendere l’aria.
L’aratro
solcherà la tua luna.
Un bacio scoccato nel fondo
dell’immacolato sentiero.
Versi tratti dalla raccolta, “E se nel giallo ti vedrò”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2023
Il mare
è una bara di ghiaccio
dalle creste verdine.
Non c’è sole
che arrida,
se non scende nel petto
un dolce fulgore d’estate.
L’estate
di malva menta basilico
e rosmarino,
l’estate del meriggio,
l’estate
degli amori sventati.
L’estate
che passa
e trasvola
verso lidi lontani.
L’estate
che corre
su selciati sterrati.
Non c’è tempo
che scorra
senza uno sciabordio.
L’estate
è un grillo
che muore.
L’estate
è una voce
che parla fittamente
alla luna.
Versi tratti dalla raccolta “TI seguii per le rotte”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2024
Chi è Marcello Buttazzo?
Marcello Buttazzo è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editori), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno rondini fanciulle”(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). La sua ultima raccolta di versi “Ti seguii per le rotte” è stata pubblicata nel 2024, per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.