Il respiro dei due mari

Poesia e foto di Giuseppe Gervasi
Sono a piedi,
dentro la montagna.
Sento il suo cuore battere.
Vivo la mia terra
da un mare all’altro.
Il suo ventre
accoglie il mio cammino.
Sono a piedi,
un passo alla volta.
Vedo un microcosmo
aggrappato alla collina.
Vedo il buio,
un tunnel oscuro,
manca il respiro:
l’area e la luce in lontananza.
Vedo la luce dell’altro,
una salita
e poi una discesa.
Assaporo la mia terra.
È un dolce gustoso,
il sole tra le nuvole,
la luna nella notte,
la stella d’agosto,
che saluta il cielo.
Vedo la mia terra,
sento il suo sospiro:
vento,
che agita i due mari.
Terra sospesa
tra il gelsomino
e il viola all’orizzonte,
scrigno di miti e leggende,
di guerrieri e ninfe,
di viaggiatori e invasori.
Vedo la mia terra:
sfiorata da due mari,
baciata dai suoi figli
in una notte di partenze.