Le nuvole sanno di panna
Di Adriana Sabato
Foglio bianco, voglio dare voce alla bellezza
Basta cattiveria, voglio buone azioni.
Dissonanze nascoste
Emergono dal buio dello spazio profondo
Dalla voce di sconosciuti abitanti di palazzi lontani
Melodie si tramutano in rumore di ferraglia arrugginita e rauca
il tempo le ha rese più tenaci nella propria sinistra bruttezza e nella propria inesorabile avanzata.
Lo Schiaccianoci intende ancora danzare,
intrecciare i suoi passi con la fata Confetto,
solo con quelli di lei,
e soltanto con quelli
Al ritmo del valzer dei fiori
senza essere fermato,
con la musica di archi e celesta
strumenti d’amore e di pace
fino alla terra dei dolci
fin quando la storia non volgerà alla fine,
una fine inaspettata
che non desideriamo
la storia ha mille rivoli di una strana sostanza
che non può definirsi ma solo pesare
sul destino di tutti …
siamo cullati e dormienti in una saggezza inesistente ormai da tempo immemore.
Volata via, nel cielo immenso e ancora azzurro e con nuvole che sanno di panna