Le dieci “love-story” più belle della letteratura (Seconda Parte)

Le dieci “love-story” più belle della letteratura (Seconda Parte)

Articolo di Letizia Falzone

Continua il nostro percorso tra le storie d’amore più belle della letteratura.

6) Jane Eyre e Edward Rochester
(Jane Eyre – Charlotte Brönte)

Romantica e concreta, orfana e principessa, istintiva e razionale, volitiva e tenera, intelligente e passionale, straordinaria e normale.
Rimasta orfana, la piccola Jane Eyre viene allevata a Gateshead Hall dalla dispotica zia Reed. 
Sottoposta a soprusi e umiliazioni d’ogni genere, privata di qualunque forma elementare d’affetto, finisce per essere affidata all’arcigno Sig. Brocklehurst, rettore della Lowood School. Nel tetro collegio, unica consolazione è l’amicizia con Helen Burns, ma la ragazza muore di tubercolosi.
Eroina del suo tempo, in cui già risuona l’eco delle tensioni sociali proprie della contemporaneità, dotata di una solida istruzione, oltre che di una sensibilità raffinata, di uno spirito romantico e, non ultimo, di uno squisito sense of humour, Jane a diciotto anni affronta il mondo. Un mondo che, nell’Inghilterra a metà strada tra due rivoluzioni industriali, non può che essere, per lei ragazza nullatenente ma acculturata, il mondo del lavoro: ad attenderla c’è un impiego modesto ma dignitoso come istitutrice a Thornfield Hall, un’imponente casa di campagna, dove la cordiale signora Fairfax e la simpatica piccola allieva Adele la rasserenano anche se risate lugubri turbano a volte le notti nella casa.
È qui, in questa moderna versione del castello principesco, accogliente ma pur sempre fornito di oscuri recessi che custodiscono segreti innominabili, che Jane conosce l’amore: un amore romantico e cerebrale, e perciò problematico, contrastato, negato.
Conosce l’amore di Mr Rochester.
Un amore travolgente, sensuale e inevitabile fin dal primo incontro.
Presto però i sogni di Jane si rivelano impossibili, destinati a farsi soffocare dal passato oscuro di Rochester, quel passato che sempre più forte riecheggia minaccioso.
La Brontë ha inserito nella trama tutto ciò che una lettrice potrebbe desiderare.
C’è la passione travolgente e l’amore dilaniante di una giovane per un uomo più grande, c’è la differenza di posizione sociale tra i due, il mistero, l’impedimento all’unione, l’altra/l’altro usati strategicamente per gelosia, i colpi di scena (ma anche di fortuna), un finale strappalacrime.
E poi, sopra ogni cosa, c’è lei: Jane Eyre. Intelligente, forte, generosa, divisa “tra la completa sottomissione e la forte ribellione”, caritatevole, schietta, una giovane donna che ha vissuto i morsi della fame, i soprusi, che non sa come comportarsi davanti alla gentilezza, capace di essere ferma anche quando il cuore vorrebbe fare pazzie.
(Oh, piccola Jane, quante volte avrei voluto che tu la smettessi di definirti brutta!)
È lei che ruba la scena a tutti. Il romanzo è suo e solo suo.
Il Signor Rochester è un uomo orgoglioso, lunatico, cinico, implacabile nella vendetta eppure capace di grandi affetti. Si innamora dell’animo di Jane Eyre prima ancora che del suo corpo.
Un uomo che ama davvero, che vuole lei soltanto. E aspetta l’amata, sempre a metà tra disperazione e speranza.
Entrambi riescono a vedere l’altro nel profondo, ad andare oltre le apparenze. Un dialogo tra anime affini.

7) Noah Calhoun e Allie Hamilton
(Le pagine della nostra vita – Nicholas Sparks)

Una struggente e bellissima storia d’amore tra Noah, un ragazzo di bassa estrazione sociale, ma dal cuore nobile, e Allie, una ragazza più altolocata che va a trascorrere l’estate a New Bern, dove i due si incontrano.
Quella che apparentemente può sembrare una semplice storiella d’amore estiva e passeggera si rivelerà essere qualcosa di più profondo e unico.
I due ragazzi, ancora adolescenti, si ameranno così profondamente che quando Allie è costretta ad andarsene non smetteranno mai di pensarsi.
Noah scriverà innumerevoli lettere alla sua amata, ma non le arriveranno mai.
La madre di Allie infatti, desiderosa di proteggere sua figlia e nel tentativo illusorio di non farla soffrire, le intercetta e le nasconde.
Noah e Allie penseranno allora che il loro amore sia sfumato e continueranno così le loro vite seguendo strade differenti, fino a quando una foto non farà precipitare gli eventi.
Allie sentirà il bisogno di tornare indietro, di rivedere Noah, di comprendere i suoi sentimenti prima di sposare un altro uomo… e dopo quell’incontro qualcosa cambierà, irrimediabilmente.
La storia è narrata dal punto di vista di Noah, ormai anziano, che racconta la sua vita a una donna colpita dall’alzheimer, una donna bellissima che non ricorda nulla, ma che grazie alle parole dell’uomo e alle poesie di Withman, che lui ama leggerle, tornerà indietro… seppur per brevi istanti.
Noah è un personaggio meraviglioso, semplice, umile, gentile e con una passione per la poesia; un uomo adorabile, dolce e a tratti timido, ma soprattutto rispettoso verso la sua Allie.
Pur amandola con tutto il suo cuore, cerca di rispettare i suoi spazi e le sue decisioni, anche se questo per lui significa morire dentro.
Perderla equivale a non riuscire veramente a vivere, perché lei è tutto per lui; la comprende perfettamente, sa quali sono le abilità artistiche della ragazza e la sprona a seguirle, anziché pensare sempre a ciò che gli altri possano pensare.
Noah ama così tanto Allie che fa di tutto per lei; anche quando un male più grande sembra dividerli, lui le legge la loro storia e sa che lei tornerà… per poco tempo… ma lei tornerà.
Noah è l’uomo dei sogni, affascinante e nostalgico, un poeta nell’animo – come lo definisce Allie – un uomo capace di stravolgere il cuore di una donna con il solo sguardo, ma allo stesso tempo è paziente e comprensivo. La sua quotidianità è pura libertà e forse è proprio questo che ammalia Allie nella sua breve visita.
Allie d’altro canto è un’artista che vive una vita costruita senza troppe passioni, con un futuro chiaro e definito con un uomo che ama, ma che mai le ha suscitato lo stesso calore e sentimento che Noah le fece provare più di dieci anni prima. Il suo ritorno a New Bern sembra così naturale seppur fuori dai suoi schemi che viene da chiedersi se mai avrebbe dovuto andarsene.
Due personaggi incredibili, i cui caratteri si completano l’un l’altro ed è proprio il loro amore il vero protagonista del racconto, una forza così grande da riunirli ancora e ancora, un sentimento che li unisce irrimediabilmente e che sembra essere stato scritto nelle stelle. 
Le pagine della nostra vita è questo ed altro, è un libro fatto per chi ha bisogno di credere nell’amore vero, per chi ci crede già ciecamente e per chi ama sperare sempre e comunque in un lieto fine. 
Una storia semplice ma affascinante, una di quelle che fermano il tempo con la loro intensità e le emozioni che evocano.

8) Hazel Grace Lancaster e Augustus Waters
(Tutta colpa delle stelle – John Green)

Hazel ha sedici anni e da sempre è malata di un tumore ai polmoni che la costringe a vivere in compagnia di una macchina che le permette di respirare. Si sottopone periodicamente a controlli medici e a volte a ricoveri. Grazie ad un farmaco sperimentale, il tumore sembra però in regressione ed è quindi sotto controllo.
Rinchiusa nel suo piccolo mondo, arresa al cancro, Hezel tenta solo di stare a galla; i suoi giorni trascorrono fra la lettura del suo libro preferito, lezioni, tv, opprimenti attenzioni di genitori apprensivi e incontri di gruppo nel seminterrato del Sacro Cuore insieme ad altri malati terminali, dove un bel giorno a dare senso alla sua esistenza arriva lo spavaldo e attraente Augustus, che si innamora a prima vista di lei.
Gus è guarito dal cancro e l’unico segno visibile che porta è una protesi ad una gamba che ne caratterizza la camminata ma che lo rende assolutamente speciale.
Il ragazzo con la sua voglia di vivere e la sua determinazione vuole lasciare un’impronta nel mondo, e grazie a lui, Hazel per la prima volta sembra riuscire ad apprezzare quella vita che prima, a suo parere, non aveva senso.
Lei riesce, grazie a lui, a concedersi delle esperienze uniche che non avrebbe mai immaginato di poter fare … Lui diventa la sua medicina miracolosa, la sua forza, il centro della sua esistenza.
E lei … lei si sente sempre così inferiore rispetto a lui e così pericolosa, come una granata pronta ad esplodere e a colpire chiunque le stia intorno. Ecco perché tiene tutti a distanza, ecco perché preferisce non legare con nessuno.
Eppure, con Augustus, sarà inevitabile. Lui stravede per Hazel, se ne innamora dal primo istante, e ogni sua azione sarà un piccolo corteggiamento per conquistarla.
Lui che è pronto a rinunciare al suo desiderio pur di far felice lei, lui che è pronto a realizzare il suo più grande sogno solo per vederla sorridere. Augustus è generoso, leale e in gamba. È un ragazzo che non ti stancheresti mai di avere accanto.
Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
Il cancro li unisce perché permette loro di guardare nella stessa direzione, di vivere la vita dalla stessa prospettiva senza doversi dare nessuna spiegazione.
La storia d’amore che si sviluppa è tutta giocata su un doppio piano: la normalità di una giovane storia d’amore e l’anormalità degli ostacoli che il cancro presenta e ripresenta senza stancarsi mai. La malattia però agisce in sordina in questa storia. Sappiamo che c’è, ma riesce a non essere un elemento disturbatore.
Non parla mai, agisce, decide e distrugge, ma non impedisce che l’amore svolga il suo corso. I due ragazzi infatti rincorrendo il sogno di scoprire cosa succede ai protagonisti del romanzo preferito da Hazel si mettono in viaggio verso Amsterdam, pur avendo tutti e tutto contro, compresa la malattia. Non si arrendono, riescono a partire e nella casa di Anna Frank iniziano la loro storia. La realtà è che loro non hanno nulla ma hanno tutto. Sono due giovani che vogliono vivere la loro adolescenza ma che non possono farlo. Sanno di avere poco tempo a disposizione ma riescono a vivere intensamente quello che hanno trovato conoscendosi, solo perché lo vogliono. Alla fine il loro destino si compie in  ogni caso, mischiando le carte e offrendo un finale inaspettato.
Hazel e Gus creano un mondo unico cui possono accedere solo loro due, nessuno può capire e nessuno può sapere. Questo permetterà loro di continuare a comunicare anche dopo la morte.
Hazel è un personaggio molto forte, nonostante la fragilità che le provoca la sua malattia. Augustus è il suo naturale completamento, proprio come dovrebbe essere nelle coppie reali. La loro descrizione è così viva da far pensare che, forse, da qualche parte del mondo sono esistiti davvero.
Dal dolore si può imparare, si impara a fare attenzione ai sentimenti degli altri, si dà il giusto valore ad ogni attimo di felicità. Non si da più nulla per scontato, soprattutto quello che appartiene alla normalità. Come dice Augustus ad Hazel ” il dolore ti rivela”, tira fuori il tuo vero essere, la tua reale natura.

9) Louisa Clark e William Traynor
( Io prima di te – Jojo Moyes)

Louisa ha ventisei anni e lavora come cameriera in un locale nella piccola località turistica in cui vive; è fidanzata da sette anni con Patrick, un ragazzo che però sembra non averle rapito totalmente il cuore e crede di avere alcune certezze nella vita, ma ignora che presto le perderà.
Dall’altra parte, il trentacinquenne ricco e indaffarato Will, a causa di un incidente, è costretto a rivedere tutta la sua vita. Tutto quello che faceva diventa passato, impossibile ritrovare la gioia di vivere, la bellezza delle sue giornate sempre impegnate tra lavoro e vita privata. Tra queste due persone, così lontane nei loro mondi e nelle esperienze, si stabilisce una connessione impensabile. Un incontro cambia per sempre le loro esistenze.
Lei, infatti, accetta un lavoro come assistente della famiglia Traynor, in cerca di qualcuno che si occupi del figlio rimasto paralizzato su una sedia a rotelle. Giorno dopo giorno imparano a conoscersi. Lei comprende che dietro quella corazza fatta di ostilità e freddezza si nasconde un uomo sensibile, lui che quella ragazza è in realtà una fonte di vitalità ed emozioni per le sue ordinarie giornate. Lo stesso, però, ha chiesto ai suoi genitori di poter vivere solo sei mesi, al termine dei quali andrà in Svizzera per porre fine alla sua vita. È allora che Lou cerca di convincerlo che la vita è degna di essere vissuta, e si propone di dimostrarglielo in ogni modo. Ci riesce, ma non basta a fargli cambiare idea. Entrata nel suo cuore a piccoli passi, la piccola assistente scopre di amarlo e di volergli stare accanto fino alla fine, anche se non condivide quella decisione.
Saranno divisi nella vita terrena ma quel legame resterà in eterno. Proprio per ringraziarla dell’amore e della felicità ricevuta, Will farà in modo che i sogni della sua amata possano concretizzarsi.
Fin dal primo incontro di Will e Lou si capisce qual è la piega che gli eventi prenderanno, quanto l’essere l’assistente di lui la costringerà a diventare più di quello e la spingerà oltre la sua zona di comfort, così come si intuisce quanto la presenza talvolta eccessiva e chiacchierona di lei sia la medicina che serve a riempire di luce le grigie giornate che lui trascorre in attesa che arrivi il buio della notte.
Durante lo scorrere della storia vediamo tutti e due i protagonisti diventare persone diverse, Will cambia Lou e le offre il mondo che mai aveva avuto il coraggio di immaginare nello stesso modo in cui lei modifica la sua vita e gli mostra che è possibile vivere e godere delle piccole grandi cose anche nelle sue condizioni.
Quello che i due ragazzi riescono a ottenere dal loro rapporto è qualcosa di vero e di profondo: Will avrà finalmente un motivo per iniziare ogni nuova giornata, mentre Lou riuscirà a comprendere che la vita non va sprecata, ma vissuta fino in fondo, inseguendo i propri sogni e uscendo dalla rassicurante routine quotidiana. E’ un romanzo splendido, molto intenso, a volte doloroso, a volte divertente, a volte persino passionale, anche se in un modo tutto suo. Ben lontana dall’avere alcun tipo di contatto fisico con l’uomo, Louisa imparerà ad amare piccole cose che fino ad allora le erano state sconosciute: il profumo buono della pelle di Will, l’intensità del suo sguardo quando sorride, il calore delle mani del ragazzo ogni volta che le intreccia alle sue, il sapore delle sue labbra. Quello creato da Jojo Moyes è uno di quegli amori impossibili da dimenticare e il romanzo, per quanto suoni strano, è un inno alla vita: una vita che va avanti nonostante tutto, che va assaporata, sfruttata, vissuta.

10) Emma Morley e Dexter Mayhew
(Un giorno – David Nicholls)

Due cuori giocano a nascondino, in questo romanzo che si legge tutto d’un fiato.
Due cuori si rincorrono, si cercano, si perdono e si ritrovano in una tormentata corsa nel labirinto della vita. L’universo ha le sue leggi, e noi  possiamo solo illuderci di manovrare il destino.
Dexter ed Emma hanno poco più di vent’anni e hanno appena concluso il percorso universitario. Dopo aver esagerato un po’ con l’alcool, si ritrovano nella stanza di Emma, a parlare del futuro che li attende in quel domani che forse fa un po’ paura.
Non possono essere più diversi. Emma ama i libri, e di questi vorrebbe vivere. Il suo sogno è
diventare una scrittrice, lasciare il suo segno nel mondo, una traccia di sé. Lotta da sempre per gli ideali in cui crede, ma non riesce a credere in se stessa. Ha paura, forse dovrebbe curarsi di più, si sente bloccata, persa, e se osserva il suo domani lo vede pieno di giornate vuote. Ma vuole vivere, un giorno dopo l’altro, e raggiungere pian piano i suoi obiettivi.
Dexter proviene da una famiglia agiata, ha sempre avuto tutto, e non si preoccupa più di tanto. Sa di essere bello, è sicuro di sé, e quello che desidera è diventare famoso, viaggiare, conoscere il mondo, e semplicemente… divertirsi!
In quella piccola stanza di Edimburgo, il 15 luglio del 1988, nella giornata di San Swithin, Emma e Dexter si osservano, parlano, s’innamorano. Potrebbe essere una semplice storia d’amore, se non fosse che ben presto le loro strade si dividono, ma prima si promettono di sentirsi, di rimanere in contatto, di rivedersi.
Solo migliori amici? No. Eppure… per quasi vent’anni non riescono a comprenderlo. O forse lo sanno, ma la paura, e i colpi del destino, non sempre possono aiutare.
Emma e Dex seguono percorsi diversi. Lui intraprende un viaggio, va a Roma, in India, e quando torna inizia la sua carriera nel mondo dei Media. Una realtà che lo travolge totalmente, nella quale si perde, tra lusso, alcool, droghe, sesso. Effettivamente Dex pensa a divertirsi, e pian piano quello diventa un modo per affogare il suo dolore per una vicenda famigliare che lo toccherà in maniera profonda, lo annienterà un po’ dentro. Quello della televisione è un mondo pieno di luci all’apparenza, ma che farà sprofondare Dexter in un vortice che lo spingerà sempre più in basso.
Dall’altro lato Emma arriva a Londra, piena di sogni. Ma per mantenersi dovrà lavorare. Lei non ha i mezzi di Dex, deve lottare e impegnarsi molto per poter avere una vita perlomeno decente. Inizialmente le cose saranno difficili: lavorerà in un ristorante messicano, tra nachos e birra, pur di guadagnare qualcosa. I suoi sogni sembrano sempre più lontani, le sue insicurezze più forti. Nella sua strada incontrerà alcuni uomini, tra cui Ian, un comico che però non fa assolutamente ridere, anzi sarà spesso fonte di imbarazzo. Emma si sente, però, amata. Ma lei lo ricambia davvero? E riuscirà a realizzare i suoi progetti?
C’è un giorno, però, che rimarrà sempre fondamentale per loro: il 15 luglio. I loro pensieri, i loro cuori, le loro parole, saranno sempre rivolti l’uno all’altra. Anche a distanza, anche se non potranno sempre vedersi, Emma e Dexter ritorneranno con la mente a quel ricordo impresso nelle loro anime. Un giorno speciale, in cui tutto il resto del mondo può spegnersi.
Un anno dopo l’altro – dalla fine degli anni ’80 al 2007 -, percorriamo insieme le vicende di questi due ragazzi nell’arco di vent’anni. Emma e Dexter crescono e diventano adulti, ma saranno sempre legati da una sorta di filo invisibile che anche se potrà affievolirsi in dei momenti, non verrà mai reciso.
Quei due ventenni maturano, fanno scelte, cadono, si rialzano. Hanno storie che però non sembrano mai vero Amore. Perché in fondo questo sentimento li lega. Sembrano anime gemelle che non possono veramente mai unirsi, ma che non smettono di attendersi l’una con l’altra. Si rincorrono per tutta la vita, si allontanano, si ritrovano, ma non si perderanno mai.
Senza Emma, Dexter sembra peggiorare sempre di più, sprofondare miseramente in basso, perdersi nel buio, diventare insopportabile. Nei momenti in cui vomita il gusto nauseante della vita e rimane vuoto dentro che Dexter sente ancor di più il bisogno di Emma, di quella figura a volte ammirata e a volte quasi detestata. Senza Dexter, Emma non riesce mai a sentirsi veramente felice, completa.
Perché lei lo rende una persona migliore, lui la fa sentire felice.
Le tempistiche per Emma e Dexter non sono mai perfette, è un continuo rincorrersi per fermare il momento perfetto per il loro rapporto, che neanche loro sanno definire. Tante cose non dette, altre ripetute anche troppe volte, comportamenti che non dovrebbero avere ma che alla fine sono gli unici a venire fuori. Emma e Dexter sono due personaggi veri, reali, presenti.
E quando finalmente qualcosa di bello accade, la vita sferza uno di quei colpi che non ti aspetti, che non puoi accettare.
Un giorno non è una mera storia romantica, ma c’è molto di più dietro. C’è l’abbandono della giovinezza e l’entrata nel mondo degli adulti; i sogni che s’infrangono con la dura realtà; le scelte difficili, la voglia di apparire, di diventare famoso, anche a costo di distruggersi fisicamente, e anche il desiderio inconscio di allontanarsi da una realtà che fa male, anche a rischio di perdere le persone amate. È una storia d’amore, di amicizia, di famiglia, ma anche di crescita e fallimenti, di cadute e difficoltà, ma anche di sogni, di letteratura.

Tutti abbiamo una certa concezione di come dovrebbe essere l’amore.
Ma l’amore non è un concetto universale o dalla definizione univoca. Bisogna sentirsi liberi di amare chi ribalta i nostri schemi e ci rende migliori. Anche se, per diversi motivi, spesso non lo facciamo.
Non possiamo esprimere l’amore con una definizione che contenga semanticamente tutte le sfumature.
Amare significa desiderare il meglio per l’altro. Amare è permettere all’altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro. È un sentimento che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del cuore.
Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero, perché amare significa fare un salto nel vuoto, affidare la propria vita e la propria anima. Un rischio che corriamo affidandoci a chi abbiamo appena conosciuto.

Che sia l’amore tutto ciò che esiste
É ciò che noi sappiamo dell’amore;
E può bastare che il suo peso sia
Uguale al solco che lascia nel cuore.
(Emily Dickinson)

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