Dimenticanza e ripetizione. L’utopia dell’estinzione
Articolo di Martino Ciano
La vediamo questa Storia che si ripete, così come viviamo quotidianamente rivoluzioni che non azzerano nulla. L’utopia dell’Uomo nuovo è il nostro pensiero fisso, ma decantiamo sempre i soliti tempi bui, cadendo nella nostalgia dei bei momenti andati.
Eppure, che la Storia non insegni nulla lo dimostra il fatto che nessuno abbia mai scritto Questo è il miglior periodo per l’umanità. Moralisti, cronisti e polemisti si sono sempre lamentati di questo pessimo mondo. Di cosa ci meravigliamo davanti all’ennesimo omicidio ripreso con gli iPhone? Ci inorridisce l’indifferenza, che un uomo non salvi un altro uomo in difficoltà?
Nulla cambia, perché la volontà non è mai cambiata. Ogni processo storico conferma che a una contraddizione risolta si sovrappone un’ennesima contraddizione, rendendo l’esistenza dell’umanità una catena di catastrofi, intervallata da momenti di pace apparente. L’indignazione è solo un oggi, un momentaneo stato di quiete della crudeltà. Domani tutto proseguirà come se nulla fosse accaduto; magari, sarà commesso un altro omicidio con le stesse modalità e, nel mezzo, appariranno giustificazioni e negazioni, perché di due cose ci si vergogna: della crudeltà e del silenzio. Perciò tutto è un chiacchiericcio che serve solo a spegnere, annegare e occultare.
Il mondo fenomenico è così scevro d’ogni giudizio, che l’intera Storia riposa da sempre nella sua epochè. Si guarda al domani con l’apprensione di sempre, si danno nuovi nomi a fenomeni antichi, si pone l’opinione a dogma, ma la verità, a patto che esista, è un mistero e nessuno può giungervi. La virtualità è trascendenza e oltre il mondo sta il metaverso. Un tempo si saliva su un monte per dialogare e immergersi nella sostanza di Dio o degli dei; ora si accende un computer per essere parte di un’unica essenza malata.
Pertanto, l’omicidio di Alika Ogorchukwu, ucciso per strada a Civitanova Marche, a fine luglio, continuerà a esistere solo in video. Poi, sparito anche quel frammento, sarà statistica. Intanto, il viaggio dell’uomo mai si arresterà. Ricade nelle utopie anche l’idea che la nostra specie sarà distrutta dalla propria crudeltà.