Clara

“Clara” è una prosa di Cristina Pasqua. In copertina una foto scattata e rielaborata dall’autrice
C’è che le mani le ritrovò in un cassetto del settimino, una stringeva un uovo di legno, l’altra ago e filo. Nei paraggi, geometrie di biancheria stirata d’appretto, la maglia della salute, il candore dell’intimo, un sacchetto odoroso di lavanda.
Nella scarpiera, tra mocassini e décolleté, s’era acquattato il piede sinistro. Il destro, scompagnato e spaiato come da pantofola, s’era accasato nell’armadietto degli attrezzi, tra le forbici, i guanti macchiati di terra, un vaso sbreccato, il falcetto.
La testa, riposta nella cappelliera a fiorami, troneggiava sopra l’armadio. Nel lucore appannato di specchio, il riflesso ordinato di porta, trumeau e due piazze e barbagli di spalliera in ottone rilucenti di Sidol. Del tronco, invece, non si fa menzione. C’è che Clara uscì di casa leggera, fischiettando imprecazioni alla dabbenaggine cupa del mezzogiorno.
Chi è Cristina Pasqua?
Cristina Pasqua pubblica Diciassette (Odradek Edizioni, 2001), fughe (pièdimosca | ossa, 2023) e forasacchi (pièdimosca | glossa, 2024). È presente nelle antologie multiperso (pièdimosca | glossa, 2022) e L’ordine sostituito (déclic, 2024). Forbici (Lorusso, 2024), scritto a quattro mani con Alessandro Pera, è il suo primo romanzo edito.
Se ti è piaciuta “Clara”, allora clicca qui e leggi anche “Bianco”