Caffettiera: una questione di cuore

“Caffettiera: una questione di cuore” è un racconto e foto di Adalgisa Giannella
A caffettiera ci scutulea e cervella.
Non ci sta sonno da tempo, povero Nicola, solo pennichelle di qualche minuto che non danno ristoro.
Gruuur gruuur continua quella sul fornello, mentre l’odore di caffè fa mesculio con quello delle stanze chiuse per il freddo.
Morta la moglie ci puzzano di muffa quelle stanze.
Se lo ricorda ancora l’ordine di Rosetta. Pavimenti lucidi di cera, il letto apparecchiato con il copertino blu che mo’ tiene il colore del vino guastato, i santarelli allineati con le candele avanti le foto degli affetti sperduti n’cielo, impolverati e bui.
Gruuur gruuur ci borbotta quella dalla cucina.
Tutte le mattine tiene solo quel rito che ci riempie la capa di vita.
Il tempo di acchiappare la tazzulella, riempirla di caffè e sorseggiarla mentre Rita arriva in cucina col sinale bianco e se lo abbraccia, poi torna miserabile e solo e non lo sa neanche lui come fa un cuore a battere così forte dopo un dolore.