Vorrei dirti che…
Racconto e foto di Wanda Lamonica
Se potessi, ti racconterei di come so stirare bene le camicie e di come mi riesce bene il ciambellone al limone. Se ci riuscissi, ti confiderei quello che provo quando sta per fare buio e le ombre ingoiano i miei passi veloci verso casa.
Ti direi anche che ho smesso di rosicchiarmi le unghie ma che in compenso mi mangio le parole, tanto da stare in silenzio, per ore ed ore. Se potessi, ti canterei la canzone che ti ho dedicato un anno fa e che non hai nemmeno mai sentito. Ti spiegherei che non ho più voglia di bussare alla tua vita ma che nella tua vita ci vorrei abitare.
Che stare sullo zerbino è un inizio, ma sul divano, magari, è amore. Ti convincerei del fatto che ad un certo punto le parole, anche se infilate in meravigliose poesie, contano poco e i pensieri mandati solo da lontano, ancora meno. Che le mani lasciate spesso da sole, alla fine, si raffreddano e si chiudono in pugni stretti, che i corpi che non si incontrano da troppo tempo poi non si riconoscono più.
Ti racconterei gli incubi che faccio di notte e i sogni ad occhi aperti che mi scelgo di giorno per inserirci te. Se ci riuscissi, ti direi che. Ma tu nemmeno me lo chiedi.