L’urlo del muro

L’urlo del muro

Poesia e foto di Giuseppe Gervasi

Il vento porta il ricordo,
è azzurro il cielo in agosto.
Il muro urla la sua giovinezza,
nudità e amori lo abbracciano.
Un fischio,
il pallone rotola per terra:
nascosto dalla polvere.
Si inizia a sudare
e i minuti scorrono veloci
come secondi in un minuto.
Nessuno accarezza la rete,
nessuno gioisce.
Poco tempo alla fine,
poche speranze:
il muro urla ancora.
Un fischio,
il pallone fermo:
un tiro all’incrocio.
È il momento della gioia
strozzata dalle mani
di un custode in volo.
Lì, dove è impossibile arrivare.
Lì, dove solo le nuvole osano.
L’urlo del muro sospeso.
È la fine,
ma un pallone
lento lento,
passa tra le gambe
del custode volante.
Il muro incredulo urla ancora,
la rete si muove,
le mani al cielo.
Tre fischi e il pianto
si mischia alla gioia.

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