Un mattino nel proprio mondo
Di Giuseppe Gervasi
Mattina presto, il mondo si sveglia insieme a noi. Un inno alla natura libera, incontaminata, che canta con la sua voce, calda come il sole e dolce come il vento leggero che soffia nell’aere.
Un bacio naturale tra due colossi azzurri, emoziona come il suono di un violino nella notte. Solo in quel momento, prima che l’uomo si svegli dal torpore, ci si rende conto di quanto la natura abbia bisogno di libertà e di quanto l’uomo per la sua di libertà, ha imprigionato il paesaggio e se stesso.
Un foglio bianco, il mondo che era stato a noi donato. Un foglio strappato in mille pezzi dalla mano stolta, frammenti spazzati via dal vento in alto nel cielo, assorbite dalle nuvole che piangeranno pezzetti di carta bianca. Riusciremo a ricomporre quel mosaico bianco e riscrivere la storia di un mondo nuovo?
Ero sveglio ad ammirare il mio mondo, stavate sognando il vostro mondo e non volevate svegliarvi.