Tutto è qui

Tutto è qui

Racconto di Francesco Di Giorno. Foto di Martino Ciano

Ho la barba lunga e me la gratto, ma la cosa più sorprendente è che avrei un’incessante voglia di tagliarla, sentire la schiuma fresca posarsi sui peli, il piacevole scorrere della lametta sul viso e l’acqua calda, il fresco e profumato dopobarba inondarmi di gioia il cuore. Ma rimane solo una voglia, abortita al primo cenno di pensiero. Tutto qui. So già che starei meglio, ma non ci penso neanche minimamente ad alzare il culo dalla poltrona. Ho tutto quello che mi serve: una birra, la tv accesa e la bionda che mi fa intravedere le tette e il culo. Il mondo va a puttane e io mi bevo il suo piscio.

Ho provato con la meditazione, dicono che funzioni, ma ancora non ho scoperto quella che faccia al caso mio. Ognuno dice la sua e chi si azzarda a dire che la via è dentro di te non fa altro che portarti ancora di più scompiglio. Io questa mia strada ancora non la trovo. Per quanto mi sia sforzato finora sembra che sia rimasto sempre fermo. Sono fatto così, cammino cammino e poi mi stanco. E se mi stanco devo pensare. E allora è finita. Meglio prendere una birra, vedere un culo, un paio di tette e morire sulla poltrona.

Il fatto che sia consapevole che sto recandomi danno non mi fa né una persona acuta, né una persona intelligente. Semplicemente la mia è la saggezza degli sconfitti. “Fate pure” sembro dire “sputatemi addosso la vostra merda, io continuo a guardarvi”. Se avessi la possibilità di guardarmi dall’esterno mi farei schifo lo so, e mi prenderei a schiaffi per svegliarmi. Tutto qui. Niente stronzate oggi, il mondo sta andando a puttane. E tu non sei nessuno per cambiarne la direzione. Neanche ti si alza più a momenti. Idiota! C’è chi dice che la vita l’abbia inventata Dio alitando verso un modello di argilla. Chi crede che gli alieni siano scesi sulla terra per curarsi dei fatti loro e abbiano innescato il processo di evoluzione. C’è chi non pensa affatto e contempla, medita, annulla i pensieri. Intanto il mondo va avanti con o senza di te. Coglione! Forse non hai capito.

È tutto qui. Racchiuso in un piccolo segmento di esistenza c’è la tua fottuta vita di merda. Ogni tanto fa capolino un’illusione e credi che sia quella la felicità. Preoccupazioni, ansie e neanche l’hai scelta tu questa vita! Ma non se ne può fare a meno. Poi ci sono le piccole soddisfazioni che sembrano spazzare tutto il buio del mondo. E quanto è bella in quell’attimo la vita! Quel macigno allo stomaco non c’è più e respiri libero e senza intoppi col sorriso ebete e drogato che sembrano avere i guru. In realtà il viaggio continua e ad un tratto ti ritrovi a destinazione da tempo: seduto in poltrona con una birra in mano a guardare culi e tette in tv, con la barba lunga. Te la gratti, vorresti tagliartela, ma non hai la benché minima voglia di farlo, anche se in cuor tuo sai che la cosa ti farebbe stare di un bene, ma di un bene che solo tu lo sai.

È proprio a quel punto che alzi il gomito e tenti di bere l’ultimo goccio di birra che è rimasto sul fondo della lattina. Non ti va di fare la barba, di alzare il culo dalla poltrona, ma quando si tratta di prendere un’altra birra non ci pensi due volte. E non dite che non ho ragione! Ci sono dei momenti che tutto il mondo può caderti addosso, ma non ti sposti di un solo millimetro perché in fondo è quello che vuoi veramente: che il mondo cada o semplicemente che tu non lo veda più. Tutto qui. Vai in vacanza e ti affanni a fare le foto, poi neanche le vedi più. Te ne dimentichi subito. Al massimo le vedi una due volte con gli amici e poi basta. Ci sono giorni che ti alzi anche di buon umore, indossi il vestito migliore e sfoggi il più bel sorriso mai visto. Quel Dio che ha soffiato nell’argilla doveva avere l’alito cattivo quel giorno o era più ubriaco di me. Ecco, qualcuno dirà questa è blasfemia.

Sì certo, i preti che…lasciamo stare! So soltanto che il vino della comunione è buono, quello che compro io è molto arcigno, come se fosse incazzato. Sa un po’ d’aceto ecco. Voglio dire tutto è qui. Pure quel culo mi è venuto a noia! Domani mi metto la cravatta colorata e sabato sicuro mi taglio la barba. Non vado in bagno a pisciare perché se passo di fronte allo specchio mi viene da guardarmi. Tutto qui.

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