Specchi d’acqua

Poesia e foto di Giuseppe Gervasi
Nuvole alte, pioggia intensa.
Passeggio silenzioso,
guardo il cielo.
Adesso non piove,
specchi d’acqua, ricordo di pioggia.
Guardo per terra, volto riflesso.
Calpesto l’acqua,
immagine mossa, nulla cambia.
Giorni sereni, giorni di pioggia.
Umana natura errante,
a prescindere.
Vorrei uscire di casa, attendo il sereno con strana angoscia. Non appena il cielo smette di piangere, esco e guardo in alto come per ringraziare. Passeggio e incontro sui miei passi gli specchi d’acqua, schivo il primo, il secondo e il terzo, eredità di pioggia continua. Ad un certo punto decido di sfidare il mio essere. La mia immagine riflessa nell’acqua non mi piace e la calpesto, sperando di rivedere un volto migliore. L’acqua riprende la sua forma naturale. Per un attimo ho sognato, mi sono svegliato continuando a schivare gli specchi d’acqua.