Spazi poetici. Esce “Asfalto” di Armando Grosso

Spazi poetici. Esce “Asfalto” di Armando Grosso

Articolo di Martino Ciano

In libreria “Asfalto” di Armando Grosso. Il poeta di Diamante, in provincia di Cosenza, descrive così la sua raccolta: “Ho visto più verità e Poesia nello sguardo perso di un individuo solitario in un bar di paese, piuttosto che in tutti i salotti intellettuali dei finti Filantropi della nostra Società. La raccolta è uno sfogo contro le ipocrisie del tessuto sociale, ad esempio i costumi che abbiamo ereditato e che portiamo avanti per paura di sembrare differenti all’interno del Mondo omologato e programmato. Asfalto è un rabbioso manifesto della brutalità esistenziale di una vita vissuta sul lastrico, della difficoltà di ingoiare il volto falso della nostra Società”.

Per l’occasione, l’autore ci ha concesso la pubblicazione anche di tre poesie estratte dalla raccolta.

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Cassetto Vuoto
Il mio cassetto è vuoto,
dovrei riempirlo
di sogni e speranze.
Che della felicità
non c’è traccia alcuna,
ed anche stasera solitario,
mi fa compagnia
il bagliore della luna.
Ed è solo l’inizio
del viaggio,
la notte è ancora lunga,
il mare infrange i pensieri
lungo gli scogli.
Ho ancora un
sorso di birra,
tutto acquisisce
la giusta forma,
abbandonandomi
al corso degli
eventi.
Luna,
mi fissi ancora?
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Divano, Jazz e bottiglia di vino
Ascoltare Jazz
sul divano di casa,
una bottiglia di vino,
libro sulla coscia sinistra,
una donna che ti ama
sullo sfondo della notte
che inizia a scendere.
Il frigo possibilmente pieno,
i soldi per pagare la bolletta,
qualche sigaretta
che non ho mai fumato.
Ho solo bevuto per fortuna,
non che la cosa sia
un vanto nazionale
però le migliori soddisfazioni
le ho sempre ottenute quando
alticcio mi presentavo
dinanzi i miei impegni
e le mie situazioni.
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Contro il possesso
Sarò morto io alcolizzato,
morirai tu ed il lavoro
fisso,
le tue case di
proprietà,
i soldi che hai
conservato.
Morirà
il materialismo,
i lecca culo raccomandati.
Morirai tu e
le tue sicurezze,
ed i tuoi palazzi
sai, andranno a terzi.

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