Venti che guardano il batter delle campane…
Poesie di Marcello Buttazzo. In copertina una foto di Martino Ciano
Vento che spettini i pensieri,
carezzi le giovani gote
e flessuoso danzi
sulle cime del mandorlo fiorito
portami la sua voce,
sibilo, tormento.
Portami le piume di cristallo
dell’uccello
che più non torna.
Vento fai del tempo
un’estasi un tumulto
un gioco vorticoso di gioia,
cantami la melodia
dai mille violini,
ridammi gli occhi
di chi un giorno
era la mia alba.
Versi tratti dalla raccolta, “Nei giardini dell’anima”, Manni Editori, 2007
—
Guardare
nei tuoi occhi
e trovare il nuovo
orizzonte. C’è una terra
che sa di nube
e di sogni in volo
nel tuo cielo,
il cielo degli azzurri destini.
C’è una terra
che sa di vento, di viole
di gemme in sboccio
nel tuo rosso sanguigno.
C’è un paese in festa
al ritmo della tua danza.
Versi tratti dalla raccolta “Serenangelo”, Manni Editori, 2010
—
Batte la campana
Ore fanciulle
nella piazza deserta.
L’orologio dell’alba
porta la voce
d’un bimbo.
Un’eco lontana
di ninnenanne.
Batte la campana
e nella piazza
di prima mattina
arriva un suono:
la voce di Federico,
che dondola
su una altalena di luna.
Per la via passa
un gattino.
Versi tratti dalla raccolta “E l’alba?”, Manni Editori, 2015
—
Dimmi parole
lievi silenziose sussurrate.
Parole giuste, parole sbagliate.
D’amore e di disamore.
Dimmi parole di rosso fuoco,
ardimento per i giorni cupi.
Parole accennate
appena bisbigliate,
cominciamento di stagioni di sole.
Dimmi parole veraci audaci
per sconfiggere il torpore,§
per sbrecciare la noia.
Dammi parole
da masticare
come molliche di pane.
Parole da sfolgorare
come costellazioni di stelle
bellezze fanciulle.
Parole pronunciate
ai margini delle strade,
ai confini del tempo.
Parole confabulanti
che facciano stormire le foglie
e innamorare i passanti.
Dammi parole,
solo parole.
E con esse vento.
Versi tratti dalla raccolta “Origami di parole”, Pensa Editore, 2016
—
E questa ansietà
che batte
ribatte
trafigge i pensieri.
E quest’ansietà
m’afferra impetuosa,
senza posa,
si poggia, s’adagia.
È brezza
di vento d’inverno,
l’impreveduto accadimento
di saperti felice.
La contentezza
di poter immaginare
da qui
i tuoi occhi – gioiello,
gemme preziose
che rischiarano.
Di là dal trambusto
mi fermo
a prefigurarti
sempre più bella
nel tuo altrove,
gusto di fragola
tempesta d’anima
neve d’aurora.
Mi fermo.
E la tua stella
va procede ruota
nell’eterno infinito.
Versi tratta dalla raccolta “Fra le pieghe del rosso”, I Quaderni del Bardo Edizioni, 2022
—
Mi dicesti,
“cos’è questa rabbia
che non vola?”
La tristezza
s’invola,
s’adagia piano
e il rimmel del tuo viso
s’ammarra nel tuo porto pace.
Lo scontento
non lo sento,
lo scontento
è come l’allegrezza
che mi porto dentro,
fra nero e bianco
prediligo
il lapislazzulo.
“Cos’è questa rabbia
che non vola?”,
ribadisti tenacemente.
Mia cara,
le ali tarpate
riprenderanno il frullio del volo,
torneranno a fendere l’aria.
L’aratro
solcherà la tua luna.
Un bacio scoccato nel fondo
dell’immacolato sentiero.
Versi tratti dalla raccolta “E se nel giallo ti vedrò”, I Quaderni del Bardo Edizioni, 2023
Chi è Marcello Buttazzo?
Marcello Buttazzo è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editori), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno rondini fanciulle”(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). La sua ultima raccolta di versi “Ti seguii per le rotte” è stata pubblicata nel 2024, per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.