“Ti racconto un suono”. A Scalea un’esperienza calabrese tutta da vivere
Articolo e foto di Adriana Sabato
Metti una sera al concerto dei giovanissimi maestri Mattia Salemme e Lorenzo Maria Aronne, che diventa un viaggio esperienziale nella musica. Si parla qui del Meta-concerto “Classica a confronto”, tenuto dai due musicisti nel cortile interno di Palazzo Spinelli, nel centro storico di Scalea, col quale hanno letteralmente incantato il pubblico presente.
Non il solito concerto con programmi, avvicendarsi di composizioni annunciate dallo speaker di turno, ma un progetto tutto made in Calabria. Come il pianoforte Serra, di produzione calabrese! Si, perché, grazie al proprio bagaglio di esperienze, oltre allo studio approfondito, i Maestri hanno messo in atto una vera e propria rappresentazione di ciò che è realmente la musica: un atto creativo, una citazione di sé stessa, un’utilizzazione, una copia degli stessi temi.
Ogni compositore ha usato ed usa queste tecniche anche spaziando fra generi diversi. Ognuno di loro, sia Mattia che Lorenzo, dialogando piacevolmente ed incuriosendo sempre più gli spettatori, ha attirato l’attenzione intrecciando una vera e propria narrazione delle composizioni interpretate in sembianze estemporanee. Adopero il termine “sembianze” proprio a sottolineare il fatto che per eseguire musiche tanto complesse e anche tanto diversificate fra loro certamente non si può improvvisare. Ed anche per passare da un genere musicale ad un altro, così come hanno fatto in quest’occasione, non si può improvvisare in quanto ciò richiede moltissimo studio e tanta, davvero tanta, cultura musicale.
Tutto nel rispetto di un format già proposto con la musica lirica nel bellissimo palcoscenico naturale che si trova in cima alla Torre Talao, simbolo della cittadina tirrenica, nell’ambito della terza stagione di “Ti racconto un suono”. La rassegna è nata dall’idea dei due artisti insieme ad Andrea Fama, owner di Villa Giordanelli, un’altra splendida sede ospitante le serate in questione. Si evidenzia, in questa forma tanto estemporanea, la volontà e il forte desiderio di arricchire la propria terra, la Calabria di esperienze “altre”, esperienze capaci di connettere l’ascolto con l’ascoltatore avvalendosi di una straordinaria capacità di raccontare il suono esplorandone l’originalità conferita dagli autori ma soprattutto dagli interpreti, un qui ed ora irripetibile.
Raccontare la musica con tutte le sue diversificazioni, dunque, ad un pubblico sempre più vasto. E questo è certamente un sistema che riesce a stimolare ed arricchire, grazie alla musica, un territorio ancora difficile: un bellissimo messaggio, davvero! Il pubblico che ha piacevolmente interagito con i due Maestri potrà assistere ancora al concerto dedicato ad Antonio Vivaldi in cui protagoniste sono le “Quattro Stagioni”. Da seguire.