Magara

“Magara” è una prosa di Doris Bellomusto. In copertina una foto di Pietro Cherix
A volte vorrei essere magara. Io credo nella magia buona che sanno fare gli umani, quando si spogliano del proprio ego e accettano di crescere e offrirsi al mondo, come fossero fiori. Forse divento magara quando do retta ai miei occhi e intuisco colori e profumi nelle vite degli altri.
Forse divento magara quando ricordo i miei vent’anni e mi faccio bastare una canzone per riviverli. Forse a poco poco imparo ad accogliere i miei desideri muti senza più pretendere di tradurli in parole.
Si scelgono con cura i desideri; si scelgono i pensieri, le parole, i silenzi. O si scelgono o ci scelgono, ma non conviene lasciarsi scegliere, perché la vita troppo spesso va avanti per inerzia e se all’inerzia lasciamo troppo spazio ci accorgiamo di quanto il tempo sappia essere vecchio e pigro. Invece no, occorre, di tanto in tanto, dirsi e darsi il tempo di DE-SI-DE-RA-RE
Oggi per me desidero la carezza del sole, lo schiaffo dell’onda, i segreti dell’universo, l’amore addosso, la fantasia. Ma fuori piove e allora forse semplicemente desidero una giornata semplice, le voci amate, le fusa del gatto, lentezza.
Da qui raccolgo la consapevolezza che ogni cosa bella costa la fatica del desiderare. Ho desiderio di tante cose e ogni giorno scrivo, leggo, inciampo, guardo i miei studenti negli occhi e spio la noia, l’apatia, la curiosità, la voglia di riscattarsi o la tentazione di abbandonarsi all’inerzia.
Desidero continuare a scrivere; conoscere persone belle; amare il mio lavoro e dimenticare che sia un lavoro, viverlo come si vive un amore. E forse è proprio l’amore la magarìa più bella.
Chi è Doris Bellomusto?
Si è laureata in lettere classiche presso l’Università della Calabria, insegna materie letterarie presso il “Liceo G. Pascoli” di Barga (LU), dove vive dal 2011. Non ha mai dimenticato né i suoi studi classici né le sue radici meridionali. Dalle sue inestinguibili nostalgie sono nate le raccolte di poesie Come le rondini al cielo (edizioni Tracce, Marzo 2020); Fra l’Olimpo e il Sud (Poetica edizioni, Luglio 2021); Nuda (Ladolfi editore, Giugno 2022). Per la casa editrice Le Pecore Nere ha scritto Ti abbraccio, Teheran e A corpo libero. Direttrice della collana “Foglie” per la stessa casa editrice è arrivata seconda al Premio Nabokov e al Premio Le Ragunanze.