Cinque dita

Poesia e foto di Giuseppe Gervasi
In cima,
uomo immobile.
Canta la sua gioia,
urla la sua tristezza.
La mano alzata lo rende felice,
il canto sale verso il cielo.
Un sogno, quella piazza.
Vecchi balli e canti di un mondo antico.
Allegria, vuoto incolmabile,
in un paese che cambia.
Per dimenticare,
o continuare ad amare?
Tra le case del popolo un uomo immobile.
Qualcuno si accorge di lui e una semplice mano alzata riempie il cuore.
Passano i giorni e l’uomo rimane in quel luogo, immobile e seduto per terra.
La vita e la morte gli passano davanti e lui ride, piange e perdona tutto e tutti.
Tanta musica, tamburi battenti e la danza col cappello in mano.
Un sorriso quasi beffardo, schiaffo violento ad una vita ladra della gioia di vivere.
La felicità inondava la piazza piena
e il mondo girava dalla parte giusta…