Il metronomo impazzito
Di Adriana Sabato
State pagando un prezzo troppo alto.
Ora che il davanzale della vita è ancora irraggiungibile.
Vi affacciate
da più di una primavera ormai,
ma,
le vostre bocche sono mute.
Labbra si aprono ed esce vento,
menti pensanti senza pensieri,
menti pensanti chiedono vita.
Bocche cucite cercano amore,
occhi sgranati verso un sole che acceca.
Occhi spalancati meraviglie ed eccellenze
occhi pieni di luce
menti pensanti sconfinano
da sentieri di musica e poesia verso vite infinite.
Freschezza ancora vergine, resta per sempre
nel petto di chi intende averti, non abbandonare
figli perversi di madri sprovvedute e sole.
Chiarezza nei pensieri non lasciare al vento i tuoi
aneliti infiniti, lasciati abbracciare da chi ha fatto di te
il suo vessillo.
Splendore del sorriso, non lasciarti sopraffare
dall’inutile pianto.
Le ferite si richiudono col tempo:
dolce medicamento, oggi sembra non scorrere.
Il metronomo è impazzito.
Non mantiene il ritmo costante.
Il tempo indicato non esiste.