Terra da avvistare

Terra da avvistare

“Terra da avvistare” è il titolo che abbiamo dato a queste sei poesie di Marcello Buttazzo. In copertina una foto creata con l’intelligenza artificiale

Ma che strano
gioco
d’amore,
la vita.
Stamane
per strada
ho atteso
l’alba
con i suoi riccioli d’oro.
Rondini eccitate
fanno il nido
con i tuoi capelli stellati.
Polline d’api
e respiro di mare
nell’aria di luglio.
Stillate brezze
sui roseti del mattino.
Ho visto
filamenti d’argento
che orlavano
occhi di donna.
Un sussurro di memoria
di gioia e un pianto.

Versi tratti dalla raccolta “Di rosso tormento”, Calcangeli Edizioni, 2008


Mantiglia
di seta
il tuo corpo
in un mare
rosso papavero.
Riecheggia
in una conchiglia di memoria
l’ondeggiare del passato.
M’appari
come un lampo
nella catastrofica notte.
Un bacio scoccato
misura gli istanti
della mia insonnia d’amore.

Versi tratti dalla raccolta “Per strada”, Calcangeli Edizioni, 2009


Cantami ancora
la favola bella.
Raccontami
la storia di Sole,
occhi fondi
come il mare,
pelle chiara di luna.
Cantami
l’estate. Tu sei
terra salentina,
conosci il dolore,
la gioia, il pianto.
Tu conosci l’amore.
Tu fai trepidare
il giorno
come un fanciullo.
I platani di Brindisi
ondeggiano
come una dolce memoria
che m’appartiene.
I tuoi baci
strazio
di istanti divini.
Fra le tue cosce
stillano
infiniti sentieri
d’amore.
Tremano
le costellazioni
del cielo.

Versi tratti dalla raccolta “Serenangelo”, Manni Editori, 2010


Periferia del Sud
con l’amore che manca,
un morso
di scorpioni velenosi
s’insinua nella pelle.
Caldo afoso
d’interminabile scirocco
che toglie il fiato.
Una donna marina
con uno scialle gitano
staziona a mezz’aria.
Una donna marina
ha in grembo
un bimbo di vesti stracciate.
Periferia del mondo.
Strade lastricate
di amori lacerati.
Strade bordeggiate
con le pene nel cuore.

Versi tratti dalla raccolta “E ancora vieni dal mare”, Manni Editori, 2012


C’è un ulivo
di virenti piume
nella mia terra assolata.
Un ulivo
di stagioni trascorse
di anni turbolenti.
Un ulivo
che fiorisce
nella mia terra.
C’è un amore
fra gli ulivi
della mia terra,
è cosa mia.
Un ulivo e un amore
nei ricordi serali
di mia madre.
Le mani protese
a bere
sorgenti d’amore.
Nella mia terra
c’è mia madre,
i suoi giochi piccini
fra gli alberi secolari.
E quei contadini laboriosi
arsi dal tempo
che sono una storia,
la storia più vera
del mondo.

Versi tratti dalla raccolta “IL cielo degli azzurri destini, i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno, 2021


Abramo
e il suo carretto
di umile mercanzia.
T’incontro in piazza,
amico caro,
Cristo nero,
venuto dal Senegal
a donare
gentilezza e tenerezza.
Le tue parole
usuali: “Come stai?”.
Mi stringi la mano,
l’ebano forza
d’una affettuosità fraterna.
I fenicotteri d’Africa
sono rosa,
come le albe nostrane al mare.
Le rose
della tua terra natia
arrivano da noi,
cariche di messaggi.
T’aspetto
sempre in piazza,
dolce Abramo,
per farmi narrare
la favola,
la stella che traluce
sui volti
d’ogni lignaggio.
T’aspetto
in piazza
ogni giorno,
amico premuroso,
per farmi svelare da te
i cammini alterni
degli incerti destini.

Versi tratti dalla raccolta “Ti seguii per le rotte”, i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno, 2024


Chi è Marcello Buttazzo?

Marcello Buttazzo è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editori), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno rondini fanciulle”(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). La sua ultima raccolta di versi “Ti seguii per le rotte” è stata pubblicata nel 2024, per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.

 

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