La Terapia. “La follia, l’identità e la schizofrenia”. La serie televisiva di Sebastian Fitzek

La Terapia. “La follia, l’identità e la schizofrenia”. La serie televisiva di Sebastian Fitzek

Recensione di Letizia Falzone. In copertina la locandina de “La Terapia”

Cosa succede nella mente dell’uomo quando arriva il momento in cui impazzisce? Quali sono i meccanismi che rendono la mente umana pazza? E perché si arriva a questo punto?

Viktor Larenz è un ricco e brillante psichiatra di Berlino. La sua vita però va improvvisamente in frantumi quando la figlia dodicenne Josy, affetta da una malattia sconosciuta, scompare senza lasciare traccia durante una visita nello studio del dottore che la ha in cura. Nessun testimone, nessun indizio, nessun cadavere.

Viktor la cerca ovunque senza mai rassegnarsi, sacrificando la carriera e il matrimonio. Due anni dopo, mentre si trova bloccato su un’isola a causa di una tempesta, l’uomo riceve la visita di un’enigmatica e inquietante scrittrice di libri per l’infanzia, Anna Spiegel. La donna vuole assolutamente entrare in terapia con lui perché, in qualche modo, è perseguitata dai suoi personaggi, i quali hanno la capacità di diventare reali.

Uno di essi, in particolare, somiglia in modo impressionante a Josy: si tratta di Charlotte, la protagonista del suo ultimo romanzo, che ha gli stessi sintomi della piccola e deve sfuggire a un’identica minaccia. Ma chi è davvero Anna Spiegel? Le sue allucinazioni sono il semplice frutto di una mente schizofrenica o nascondono indizi che potranno aiutare Viktor a risolvere il mistero della scomparsa della sua bambina?

La mente umana è imperscrutabile; l’accesso ai suoi infiniti e tortuosi meandri richiede spirito di sacrificio, continuo studio e sperimentazione, con l’auspicio che si possano aprire determinate porte. La trama di questa serie, thriller psicologico adattamento del giallo omonimo di Sebastian Fitzek, eccezionale a mio parere, si basa, appunto, sulla complessità della nostra interiorità. Molto labile il confine tra ciò che definiamo “normale” e quello che può rivelarsi un baratro che sconfina in altri mondi definiti “irreali”.

La speranza può diventare una malattia per la mente; ma se la mente è già malata, la speranza può esserne una terapia, una cura seppur momentanea e non definitiva. La Terapia è una serie affascinante che mette a nudo la fragilità della psiche umana e i suoi drammatici risvolti. Speranze, illusioni e malattie mentali si mischiano in un vortice angosciante e pericoloso, e per Viktor diventa sempre più difficile riuscire a distinguerle e venire a capo del mistero che lo ossessiona da anni.

Il confine tra sanità e follia, tra realtà e allucinazioni, in cui non si capisce chi immagina chi, cosa è vero e cosa no, è un territorio ampiamente esplorato in numerose opere letterarie e cinematografiche, ma Fitzek riesce ad imbastire una trama originale, capace di catturare il lettore e portarlo con sé nell’abisso che il protagonista è costretto ad affrontare, in un crescendo di orrore e rivelazioni terrificanti.

Separato dal mondo, su di un’isola, preda della furia degli elementi e con il solo contatto sporadico e nient’affatto rassicurante di qualche paesano e di Anna, Viktor si ritrova in un incubo la cui unica via d’uscita lo farà piombare, forse, in un inferno ancora peggiore.

Inquietante ed amaro. Un abisso di punti interrogativi e psicosi. Un susseguirsi di colpi di scena, di certezze che si trasformano in dubbi, di personaggi che nascondono qualcosa. Il tutto viaggiando in bilico tra realtà e illusioni. Giocando molto sui disturbi mentali dei personaggi ma senza eccedere, in modo da non trascendere nell’assurdo ma di sfiorarlo per camuffare la realtà. Tutto diventa il contrario di tutto e nel momento in cui sembra che si sia giunti alla conclusione, ecco che si fanno passi indietro e il castello che si era appena costruito cade irrimediabilmente, sostituito da un altro ancora più complesso e strutturato.

Tra un indizio, un chiarimento e una nuova teoria, il mistero della scomparsa della piccola Josy sembra avvicinarsi sempre più alla soluzione. Ma le cose sono davvero come sembrano? Mentre le congetture si susseguono senza sosta e nuovi elementi scalzano le precedenti certezze, si giunge a una conclusione sorprendente e del tutto inaspettata e lo shock è assolutamente improvviso e inevitabile.

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