Un tempo minimo. Quattro poesie dal libro di Selene Pascasi
Poesie di Selene Pascasi
Pubblichiamo alcune poesie tratte da “Un tempo minimo” di Selene Pascasi, Eretica edizioni, 2024.
Sinossi di “Un tempo minimo”
La silloge vuole partire dal cuore nel tentativo di arrivare al cuore. Senza finzioni né dissimulazioni, le liriche si abbandonano fiduciose l’una nell’altra, si fondono, mescolano parole e sensi, assumono molteplici identità di lettura e di pensiero per scivolare infine nel luogo più misterioso del creato: le nostre coscienze. È da lì, dal dogma più autentico dell’animo umano, che i versi tatuano sogni, curano smanie, sollecitano il risveglio dell’atavica memoria dell’essere. Un essere che trova nuova linfa senza mai dimenticare il tempo minimo trascorso alla ricerca del sé.
Le poesie
ANDARE
Andare non è perdersi
è solo chiudere gli occhi
nascondersi nel tempo
chiedere voce alla luna
restare muti fra i battiti.
Il ponte non divide.
Ti trovo ancora, giuro
e ancora ti respiro
come quando eravamo
ombra e luce silenti
dietro la curva del noi.
Paziente mi attendi.
*
ANGELI
Costruire l’eterno
è gesto antico di millenni
sapiente frangia di fede
incisa tra rughe empiree.
Ecco.
Attendo il tuo nome
iniettarsi ancora nel mio
svelare misteri agli angeli.
L’immenso parla all’amore.
*
BUSSOLA
L’infinito ha smarrito
la bussola del tormento.
Ma se mi sfiori appena
si rinnova il pegno della terra.
Piangeranno stupore
anche le primavere.
Sai, l’amore è fatto di attimi
che vivono migliaia d’anni
solo per svanirti addosso.
Profughi del risveglio
giochiamo a carte la vita.
*
QUADRI MUTEVOLI
Si traspone il respiro
dal petto al collo
si sofferma appena
nell’incavo riflesso
che ospita la bocca.
Sul mio volto riposa
la luce dei secoli.
Ci siete tutti, ancora.
Usate la mia pelle
per consacrare la vita.
Quadri mutevoli
ci attendiamo le ossa.
Chi è Selene Pascasi?
Selene Pascasi, avvocato per un ventennio e ora funzionario tributario, è giornalista, firma de Il Sole 24 Ore, critico musicale, commissario del Premio Lunezia, paroliere. Coautrice della monografia La persona oggetto di reato (Giappichelli, 2011) e di uno studio criminologico per l’Accademia Americana di Scienze Forensi (Atlanta, 2012), pubblica le sillogi poetiche Con tre quarti di cuore (Galassia Arte, 2013), Come piuma sulla neve (Ursini, 2018), Senza me (Eretica, 2021), A un ricordo da te (Scrivere Poesia, 2022), Un tempo minimo (Eretica, 2024), gli aforismari In attesa di me (Rapsodia, 2015) e Amare non è un verbo (Scrivere Poesia, 2023), il romanzo Dimmi che esisto (La Gru, 2018, ripubblicato da Chiocciola nel 2024) e Attese verticali (Libero Marzetto, 2021). È vincitrice assoluta dei Premi letterari Polverino, La vita e il cuore, Criminologicamente, Versi di Passaggio, Alessio, Polverini, Kalos, Artisti per Peppino Impastato, Romano, Merini, Per troppa vita che ho nel sangue, Zirè d’oro, Ciò che Caino non sa, Targa Perillo, Premio della critica Overdose di cultura. Partecipa ai progetti solidali Negli occhi bambini, Cinque Natali e Mai più (Scrivere Poesia per Save the Children) e Cuori a Kabul (Graphe.it per Emergency).