Giustizialismo. Mano armata del moralismo contemporaneo

Giustizialismo. Mano armata del moralismo contemporaneo

Articolo di Martino Ciano già pubblicato su Zona di Disagio

La giustizia è spettacolo e il giustizialismo è la sua essenza. Ogni caso giudiziario è trattato come un evento, qualcosa che per sua natura gode dello stato di eccezionalità e che, per questo motivo, non dovrebbe più ripetersi. Invece, possiamo notare che le modalità sono sempre le stesse.

Il braccio armato della legge agisce di notte, quando ogni uomo riposa. L’irruzione è un rito di passaggio. Il braccio armato viola la notte, stupra la quiete, la riconciliazione con l’inconscio e con la conversione. Il braccio armato è lo Stato-regista che accende la sua telecamera. Tutto viene filmato, fotografato, raccontato nei minimi dettagli, perché nella società dello spettacolo ogni fatto è una curatissima sintesi di immagini, di inquadrature che suscitano emozioni, di drogato amore per la giustizia, di trionfalismo del bene.

Quando le luci si spengono e lo spettacolo lungo le strade termina, il giustizialismo diventa violenta aggressione per gli arrestati. Il braccio armato incita la folla con le sue sfilate di uomini in manette, la cronaca-social enfatizza le smorfie facciali dei presunti malviventi, tutti coloro che sono stati messi in ceppi sono condannati mediaticamente.

Gli spettatori chiedono i particolari. I particolari sono l’anima dello spettacolo. Una cronaca fredda non ha valore, non è spettacolo, ma sospensione del giudizio; ma senza un’immagine che ha già in sé un giudizio non ci sono emozioni e senza emozioni non c’è irragionevolezza e istintività. Il giustizialismo infatti è brama di vendetta, manifestazione della frustrazione e della malvagità-buonista.

Quando lo Stato-regista accende le telecamere, la giustizia deve diventare simile alla morte. Ed è per questo motivo che ognuno degli arrestati si dichiara innocente, perché tutti hanno paura di morire. Quando anche il clamore mediatico si spegne, lo Stato-regista prepara un nuovo blitz. Il braccio armato si riposa fino a un nuovo ordine.

Intanto, lì, nel mondo della vita, altri hanno preso il posto degli uomini messi in ceppi. Giocano con le stesse regole accettate da coloro che sono stati arrestati precedentemente, vengono incitati e lasciati in pace; il braccio armato se ne sta in silenzio, dietro le quinte, attende che la legge venga trasgredita tanto quanto basta per entrare in azione in maniera spettacolare; infatti, nella società dello spettacolo nulla può avvenire senza clamore.

Tutto ciò che non lascia traccia del proprio passaggio non è spettacolo e non può essere definito evento. Il giustizialismo è lo spettacolo della contemporaneità. Di fronte allo Stato-regista o si accetta di diventare un attore, senza remore, o ci si abbandona alla morte civile.

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