“Eremo e laura: Un sentiero laico rivolto a oriente” di Angelo Maddalena
Recensione di Gino Strazzanti. In copertina: “Eremo e laura: Un sentiero laico rivolto a oriente ” di Angelo Maddalena, Euno Edizioni, 2024
“Eremo e laura: Un sentiero laico rivolto a oriente” di Angelo Maddalena non è un diario convenzionale, ma un mosaico di esperienze, incontri e riflessioni che si snodano tra la quiete appartata dell’Eremo Le Sarre a Tortora e gli incontri con figure spirituali che punteggiano la Calabria. Attraverso la lente del suo personale cammino di “mistico errante”, con uno stile colloquiale e ricco di aneddoti, Angelo ci accompagna in un viaggio affascinante, tra eremi, monasteri e comunità religiose, alla scoperta di una spiritualità autentica e profondamente radicata nel contesto sociale e culturale della nostra realtà ontemporanea.
Uno dei temi centrali del libro è l’ospitalità radicata nella cultura calabrese. Maddalena la sperimenta in prima persona, ricevendo accoglienza e generosità da parte di numerose persone incontrate lungo il suo itinerario, come Biagio Accardi, artista che ospita eventi culturali nel suo “Eco Campo degli Enotri”. Qui, tra spettacoli teatrali, conferenze e convivialità, Maddalena coglie l’essenza dell’ospitalità calabrese e la sua dimensione quasi sacra. Questo incontro rappresenta una sorta di preludio al suo “trasferimento” all’Eremo Le Sarre, un luogo che, pur nella sua apparente reclusione, si rivela un crocevia di incontri e di scambi. L’autore sottolinea come questa ospitalità si manifesti sia in ambito laico che religioso, evidenziando il profondo senso di condivisione e solidarietà che caratterizza la regione.
L’Eremo Le Sarre, guidato dalla figura carismatica di don Giovanni Mazzillo, diventa il fulcro del viaggio di Angelo. Don Giovanni, parroco e teologo impegnato nella lotta per la giustizia sociale, incarna un cristianesimo attivo e rivolto agli ultimi. La sua figura, a tratti spiazzante per la sua apertura e generosità, sfida le convenzioni e propone un modello di Chiesa inclusiva e dialogante. Maddalena, affascinato dalla personalità di don Giovanni, ne traccia un ritratto ricco di aneddoti e riflessioni, cogliendo l’importanza dell’”autoformazione” come stile di dare e darsi regole, ma anche illustrando alcuni aspetti “umanizzanti” di certe figure carismatiche come è don Giovanni, un esempio esilarante è il capitolo dal titolo Alla ricerca del miele che non c’è.
Quello di Maddalena è anche un viaggio alla scoperta della Calabria interna, un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni spirituali. Maddalena si sofferma sulla figura di San Basilio e sul suo ruolo nella diffusione del monachesimo cenobitico in Calabria, evidenziando il legame tra eremitismo e vita comunitaria.
Nell’eremo di Sant’Ilarione l’autore ritrova Frédéric Vermorel, eremita diocesano incontrato per la prima volta nel 2015. Nel descrivere l’eremo di Sant’Ilarione, l’autore si sofferma sulla figura di Frédéric, sui momenti di preghiera condivisa, sulla presenza discreta ma costante di un cane e dei gattini che vivono nell’eremo.
L’incontro con Mirella Muià all’Eremo dell’Unità a Gerace rappresenta un altro tassello fondamentale di questo percorso. Mirella, artista e poetessa, incarna una spiritualità contemplativa e allo stesso tempo aperta al dialogo interreligioso, in particolare con l’Oriente cristiano. Attraverso le parole di don Mario De Maio, Maddalena invita il lettore a intraprendere un viaggio interiore alla scoperta del proprio “monos”, dell’unicità individuale. Questo percorso implica il confronto con i propri desideri profondi, anche quelli “inconfessabili”, e l’accettazione della propria individualità. Il “diario dell’Eremo” ci ricorda che la vera ricerca spirituale parte da dentro e si nutre dell’ascolto di sé, della semplicità e dell’apertura verso gli altri.
Il tema dell’erranza, del “misticismo errante”, attraversa come un filo rosso l’intero questo diario. Maddalena, rifacendosi alla figura di Francesco d’Assisi, sottolinea l’importanza di un’esperienza spirituale dinamica, in continuo movimento tra il raccoglimento interiore e l’impegno nel mondo. L’eremo, lungi dall’essere un luogo di isolamento, diventa un punto di partenza, un luogo di ricarica spirituale che prepara all’incontro con l’altro e alla costruzione di una società più giusta e fraterna.
“Eremo e laura” di Angelo Maddalena è un’opera che invita alla riflessione sul senso profondo dell’esistenza e sul ruolo della spiritualità nel mondo contemporaneo. Attraverso uno stile narrativo semplice e immediato, l’autore ci ricorda che la vera rivoluzione parte dal basso, dall’impegno quotidiano e dalla costruzione di relazioni autentiche. Un viaggio che, partendo dalla quiete dell’eremo, ci conduce al cuore pulsante della vita e ci invita a farci testimoni di un’umanità più fraterna e solidale.
Il libro sottolinea la necessità di un equilibrio tra “lotta e contemplazione,” tra impegno nel mondo e ricerca interiore. Questa espressione, ripresa da don Tonino Bello e da Frere Roger, fondatore di Taizé, rappresenta per Maddalena l’ideale di vita spirituale. Essa si concretizza nella quotidianità degli eremi visitati, dove la preghiera e il raccoglimento si alternano a momenti di condivisione, lavoro manuale e impegno sociale.
Maddalena invita il lettore a intraprendere un percorso di autoformazione e discernimento interiore. Attraverso le sue riflessioni e gli esempi concreti delle figure incontrate, l’autore sottolinea l’importanza di coltivare la propria vita interiore attraverso la preghiera, la riflessione e l’ascolto dei propri desideri. La regola spirituale, secondo Maddalena, non deve essere imposta dall’esterno, ma deve nascere da un processo di autoformazione che conduca a una maggiore consapevolezza di sé e del proprio posto nel mondo.
In conclusione, è un libro che invita a guardare oltre la superficie, a scoprire la bellezza nascosta di un territorio e la ricchezza spirituale che esso custodisce. Attraverso un linguaggio semplice e diretto, Maddalena condivide con il lettore un’esperienza personale che diventa un invito a intraprendere un proprio percorso di ricerca interiore e di apertura verso gli altri.
Il libro è arricchito da pochi e piccoli racconti di Michelangelo Imperio che Angelo ha incontrato all’Eremo Le Sarre, lo stesso Michelangelo è autore dell’acrilico su tela che l’editore ha scelto per l’immagine di copertina.