Un sole dannato di rosso

Un sole dannato di rosso

Poesie di Marcello Buttazzo. Foto di Martino Ciano

Il sole dannato di rosso
stamane è andato a riposare
presto, ingannato da cumuli
di nubi di perla.
È quasi febbraio
i mandorli vigorosi esploderanno
in un tripudio di bianco
e tu, fantasma dell’anima, tacerai
finalmente tacerai.
Sono stanco di dormire
ad occhi aperti
e sognare le improbabili estenuate chimere:
insensato è il ricordo che incupisce anche l’aria.
Tu taci.
Anche il giorno dolora
e tace.
Versi tratti dalla raccolta “Clandestino d’amore”, Manni Editori, 2006


Violino di cielo,
s’alzavano note
nella notte d’estate.
Fiordaliso della luna
prezioso giglio d’oro
di Francia. S’imperlavano
sul tuo seno di bianca innocenza
sentieri d’amore. Fuochi pirotecnici
erano le tue parole sussurrate al vento
e ai miei orecchi vogliosi. Violai
il tuo scrigno segreto. E fu subito alba,
alba selvaggia di viola. M’addentravo solitario
fra ulivi gioiosi a cogliere in embrioni di pane
sospiri di te.
Versi tratti da “Per strada”, Calcangeli Editore, 2009


Un neghittoso raggio di sole
s’affaccia
da dietro una nuvola pomeridiana.
Quanta freddezza
mi giunge
dal tuo labbro muto.
Quanta nuova indolenza
verrà
con la sconfortata sera?
Sono nudo
di corbezzoli e parole.
Sono nudo
d’amore e parapiglia.
Versi tratti dalla raccolta “E ancora vieni dal mare”, Manni Editori, 2012


Come era vivo
il tenue sangue
del tuo viso.
Come era sensuale
e pullulante di vita
il tuo seno acerbo
di ridenti susine.
E la tua voce
che incantava i passanti
per strada, ineffabile canto
delle centomila sirene.
La nostra terra
un Eden vagheggiato.
Come era vivo
il tuo corpo,
il tuo viso.
E poi
ogni notte
le vie popolate di gente.
E in piazza,
in ogni pietra
la tua orma, il tuo passo.
Versi tratti dalla raccolta “E l’alba?”, Manni Editori, 2015


Per te
ho sognato
il sole di notte
le stelle assorte.
Per te
ho sognato
le barche ammarrate
in un porto d’estate.
Piume di cielo.
La poesia
che nasce dal dolore,
lo strazio felice
di anime sole.
La poesia
che nasce dall’assenza,
lo straniamento
la feconda presenza.
T’ho sognato,
leggiadra,
che portavi
un canestro di viole
e nella mano chiusa
l’ultimo rosario
di parole.
Versi tratti da “Origami di parole”, Luca Pensa Editore, 2016


Non c’è
mormorio di vento
né spazio d’attesa
in questo spasmo di tempo.
Non c’è
cilestrino
fra le nuvole di marzo
e il bianco mandorlo
non s’inneva più di aspettative.
Dicesti:
“La vita
è solo una scommessa perdente”:
Dicesti:
“Non inseguire
più il giallo”.
Ma vedi, cara,
il mio violino armonico
è da sempre accordato,
il mio violino armonico
non s’è mai rotto.
Non c’è nessun
spazio d’attesa,
anche se tu mi mandi
una primavera di fiori spossati
io stamane
ho visto per strada
la vita
negli occhi
d’un’altra.
Versi tratti dalla raccolta “TI seguii per le rotte”, I Quaderni del Bardo Edizioni, 2024

Chi è Marcello Buttazzo?

Marcello Buttazzo è nato a Lecce nel 1965 e vive a Lequile, nel cuore della Valle Della Cupa salentina. Ha studiato Biologia con indirizzo popolazionistico all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato numerose opere, la maggior parte di poesia. Scrive periodicamente in prosa su Spagine (del Fondo Verri), nella rubrica Contemporanea, occupandosi di attualità. Collabora con il blog letterario Zona di disagio diretto da Nicola Vacca. Tra le pubblicazioni in versi ricordiamo: “E l’alba?” (Manni Editori), “Origami di parole” (Pensa Editore), “Verranno rondini fanciulle”(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno). La sua ultima raccolta di versi “Ti seguii per le rotte” è stata pubblicata nel 2024, per I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.

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