Sia benedetto Agosto

Sia benedetto Agosto

Articolo e foto di Martino Ciano

Sia benedetto Agosto con le sue urla che sanno di pianto e di gioia, con gli schiamazzi che fanno evaporare la frustrazione dei mesi trascorsi nell’ufficio-gabbia o in qualsiasi luogo angusto.

Tu, vacanziere, stacca il cervello, mettilo a mollo o sott’olio; oppure liberatene come se fosse immondizia; vieni a lamentarti sotto il sole, in una spiaggia affollata, sorseggiando il cocktail, il prosecco, la birra, l’acqua o qualcosa che ti sei portato da casa. Riconosciti nel panino alla mortadella che mangi, nel gelato confezionato quasi sciolto. “Risparmia e comparisci”.

Sia benedetto Agosto e la vacanza a ogni costo. Tu, vacanziere, hai contratto il prestito bancario o il prestito alla Posta per la tintarella, per essere Vip o per fare il Guappo; per sentirti un missionario che porta i soldi agli operatori turistici di questo paese di merda nel quale sei costretto a venire ogni anno. Ricorda a questi sciagurati commercianti che a te devono la sopravvivenza. Tu, vacanziere, passi a loro gli alimenti e il Suv che sfoggiano d’inverno. Ai tuoi occhi sono poveri arricchiti.

Sia benedetto Agosto e il traffico in affanno; gli ausiliari del traffico che inseguono ciclisti e pedoni indisciplinati. Benedetti anche tutti i vaffanculo detti o mai pronunciati. Sia resa grazia per le multe elevate per punire anche la più banale trasgressione delle norme del codice stradale. L’ordine è questo: “Fai cassa che l’inverno è lungo”.

Guarda come sono felici ad Agosto coloro che emettono ordinanze impossibili da fare rispettare. Sia benedetto Agosto e tutti coloro che hanno lo schiamazzo squillante, la parlata sguaiata, la bestemmia sempre pronta all’occorrenza, la lamentela che vale come richiesta di sconto sulla merce appena consumata al bar o per strada.

Sia benedetto Agosto per tutta la complicità che si crea tra indigeni e bagnanti. Le scopate in riva al mare, la luna che si gusta la scena, il cielo che protegge le stelle e la droga che circola in piazze e strade. Guarda le facce strafatte, guarda i corpi ciondolanti; osserva i bambini che giocano a pallone fino alle tre del mattino, ammira i baby-camorristi che corrono sui mezzi elettrici, che portano via le sedie dei locali, che ti minacciano di morte se non fai vendere loro la roba in pace.

Ogni tanto una macchina va controsenso e si schianta contro quelle parcheggiate; ogni tanto si organizzano corse notturne in moto in pieno centro. Ma è Agosto, sia benedetto lo sballo; ognuno si faccia giustizia da sé.

Sia benedetto Agosto al cardiopalma, la vacanza a tutti i costi, il sequestro degli autoctoni nelle proprie case per venti giorni, il giro d’affari che non sarà mai registrato dai commercialisti, il magazzino fittato per suite-con-vista-panoramica, il materassino da mare che si fa letto… L’amore, le risse e la preghiera quotidiana a qualsiasi Santo, affinché tutto finisca presto.

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