Scritto sulla sabbia. Claire Mackintosh e la ricerca di un’ingiustizia

Scritto sulla sabbia. Claire Mackintosh e la ricerca di un’ingiustizia

Recensione di Letizia Falzone. In copertina: “Scritto sulla sabbia” di Claire Mackintosh, BookMe, 2015

Una donna e un bambino camminano per strada. Improvvisamente un tonfo sordo: piove e il piccolo Jacob non c’è più! L’auto che lo ha investito è sparita. La madre di Jacob sparisce. Un cottage, isolato sulle scogliere del Galles, riuscirà a cancellare tutto quel dolore? Chi incontreremo nel cottage? Chi sta rimettendo in piedi i pezzi della sua vita?

Il tormento interiore lassù sulla scogliera, la paura, il terrore di un futuro, se per lei ci sarà un futuro. La donna cerca di sopravvivere alla vita, si è portata poco nel bagaglio dal passato, solo la sua bravura nel fare fotografie, che le permetterà di mantenersi. Su quella scogliera ci sarà anche la risoluzione del caso, anche se un dubbio forse rimarrà ancora. L’ispettore Stevens lavorerà per risalire all’identità dell’omicida di Jacob, ma avrà non poche difficoltà e molti periodi “morti” nelle indagini.

Un thriller atipico ma magistralmente scritto e condotto, con personaggi a tutto tondo e una vicenda di fondo spinosa e decisamente toccante.

Un thriller psicologico, che affronta anche il dramma della violenza sulle donne. La violenza fisica ma anche quella più sottile di natura psicologica. Ho trovato l’argomento elaborato in maniera originale e assolutamente non scontata, ma soprattutto trattato con un’intensità tale che mi ha fatto commuovere in diversi punti del romanzo.

È un libro coraggioso e molto sofferto. Da leggere tutto d’un fiato. Leggendolo proverete la sensazione di voler scoprire l’esito del racconto il prima possibile e più si va avanti con la lettura, più si capisce che tutto quello che si era pensato inizialmente era sbagliato.

Alternando i diversi punti di vista dei personaggi che popolano la storia e giocando con la narrazione che passa dalla terza persona alla prima e, poi, addirittura in seconda persona, l’autrice riesce a donare ritmo e alternanza tra i capitoli, rendendo la lettura fluida, per nulla pesante e davvero impossibile da mettere giù.

Ho apprezzato le descrizioni dei momenti di solitudine sulla scogliera, i colori e il suono del vento che la scrittura mi ha fatto percepire così come la speranza di ricominciare tutto da capo sempre e comunque.

Accanto a descrizioni vivide della costa gallese e a una narrazione tortuosa ed emozionante, ci sono anche considerazioni importanti per il lettore, così che “Scritto sulla sabbia” offre molto di più di un semplice, seppur brillante, intrattenimento.

Clare Mackintosh mi ha fatto affrontare il modo in cui siamo plasmati da eventi e relazioni, in particolare quelle abusive; mi ha fatto riflettere sui modi in cui i media e il pubblico rispondono a coloro che sono sotto i riflettori senza necessariamente avere tutti i dettagli e su come la criminalità e le indagini possano avere un impatto non solo sulle vittime, ma anche su coloro che indagano.

La trama è ben congegnata, le emozioni sono crude e reali. C’è così tanto da considerare: dai gravi esiti delle scelte momentanee alle intricate relazioni emotive che spesso dettano il corso delle nostre vite.

Post correlati