Un Dio

Di Albino Console

C’è stato un tempo in cui all’uomo era concesso scegliere il proprio Dio. L’Olimpo annoverava un folto catalogo di divinità che incarnavano virtù umane.

Si pregava per la bellezza, così come per la forza o meglio per la saggezza. Quelle stesse preghiere davano forza agli Dei, che se ne beavano, soddisfacendole a loro piacimento ed aumentando nell’uomo la bramosia e, di conseguenza, le preghiere a loro dedicate.

Nel tempo il rapporto con le divinità divenne sempre più complesso. Gli uomini aumentarono le richieste e ognuno di loro cominciò a vivere della sua materia, immediata e tangibile. L’individuo si accontentò sempre più di soddisfare la carne a discapito dello spirito.

Così nuovi Dei si affacciarono sulla terra. Si chiamavano denaro e tecnologia. Grande potere fu concesso all’uomo con l’aiuto della tecnologia. Ogni era ha visto un’evoluzione ed una semplificazione della vita proprio grazie alla tecnologia che, però, era gelosa del denaro, senza cui l’uomo non poteva dominare la prima.

L’uomo stesso cominciò a pregare solo il Dio denaro e a bramarne la presenza. Così la tecnologia decise di rivoltarsi contro l’umanità, che invocandola l’aveva creata. L’uomo ha creato divinità dall’alba dei tempi senza rendersi conto che Dio è ogni uomo, Dio è in ogni cosa ed ogni cosa è Dio, dimenticando che l’unico Dio di cui si dovrebbe temere il giudizio è anche l’unico che ogni uomo è destinato a vedere una volta in vita e di cui nessuno ha mai consegnato memoria, perché la vita, non è fatta di solo vivere.

Se cercate un Dio, chiudete gli occhi, e già in voi, ma non beatevi della sua presenza, perché lo troverete anche nel cuore del peggiore dei vostri nemici, vostro inconsapevole Fratello.

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