Ucraina, appunto una guerra. La vita scorre ai margini
Recensione di Martino Ciano già pubblicata per L’Ottavo. In copertina: “Ucraina, appunto una guerra. La vita scorre fuori dai margini” di Fabio Izzo, associazione Il Foglio, 2022
Si fugge e non si torna più indietro, si dimentica e pian piano il vuoto inghiotte i ricordi, si muta solo per una questione di sopravvivenza. La guerra è così e solo chi l’ha vissuta sa che tutti sono vittime, anche chi pensa di averla fatta franca. Il prima non esiste più e il futuro non sarà che la brutta copia di ciò che si è lasciato e che si proverà a recuperare.
Questo ci racconta Fabio Izzo nel suo romanzo dal titolo “Ucraina, appunto una guerra. La vita scorre fuori dai margini”. Attraverso un profugo, che abbandonata l’Ucraina si rifugia a Cracovia, in Polonia, verremo a contatto con un racconto in cui a vincere sono due sensazioni: spaesamento e sradicamento. È un libro attuale, intenso, che sa di ricerca sul campo, di indagine sulla psicologia umana.
Ecco un uomo, ossia una persona sfiancata e provata dalla fuga, anestetizzata da una presunta pace ritrovata in terra polacca, in cui si alimentano traumi recenti e meno recenti, pulsioni autodistruttive, carenze che non possono più essere sopperite. Essere profughi vuol dire effettuare un viaggio della speranza che toglie tutto, anche se portato a termine con successo. L’unica cosa che rimane al protagonista è la sua pelle, una pelle che però inizierà a detestare.
Giunto a Cracovia, questo giovane carico di aspettative prova a ricostruirsi una vita, a immergersi nel tessuto sociale, ma è difficile ambientarsi in maniera forzata. A bloccare il processo di ambientazione è anche quell’inconsolabile senso di insensatezza. Solo una domanda sorge spontanea: perché la guerra? Come se questo fosse il primo conflitto che l’umanità vive. Invece, la guerra è uno degli avvenimenti che più si è ripetuto nella storia dell’umanità, forse è il più noioso e banale. Non c’è mai stata un’epoca di pace, forse mai ci sarà.
Il romanzo che ci consegna Izzo è prima di tutto un viaggio intimo, durante il quale il protagonista si muove lungo strade tormentate che, incrociandosi con gli eventi storici, rendono ancor più vivide le sue sensazioni. Un racconto da leggere più volte; utile per comprendere come la guerra è prima di tutto qualcosa di personale, che tutti noi, in un modo o nell’altro, intraprendiamo contro il mondo.