Tommaso Lisa. Insetti delle tenebre. Exòrma

Tommaso Lisa. Insetti delle tenebre. Exòrma

Recensione di Martino Ciano

C’è vita anche dove il mondo si fa oscuro, in quegli anfratti che non possiamo esplorare, in quei luoghi in cui il tempo cammina diversamente. E noi, così ciechi e ignoranti, vaghiamo alla ricerca di risposte, dimenticando che tutto scorre, corre e s’agita anche laddove crediamo che il vuoto regni.

A distanza di un anno da Memorie del sottobosco, Tommaso Lisa ci propone un altro libro che unisce narrativa e divulgazione scientifica. Insetti delle tenebre è un’opera che affascina per la sua capacità di farci penetrare in una materia sconosciuta, in un universo che segue le sue leggi e che ha i suoi parametri comportamentali.

Ci sono insetti che non superano il mezzo centimetro di lunghezza. Hanno corpi che appaiono ai nostri occhi come puntini imperscrutabili. Sono creature capaci di autoriprodursi, di mutare aspetto all’occorrenza, di adattarsi a qualsiasi cambiamento. Ognuno di noi può solo ammirare queste meraviglie della natura, può porsi mille domande, ma deve fermarsi davanti alla loro capacità di essere forme di vita intelligenti.

Che siano loro i testimoni di quella volontà di vita cieca e casuale di cui parlava Schopenhauer?

Come per gli insetti del sottobosco, anche questi animaletti dell’oscurità c’erano prima di noi e ci saranno dopo di noi, e sapranno adattarsi anche se dovessimo continuare il nostro percorso di autodistruzione che tanto ci piace.

Lisa ci racconta tutto con lo stupore del ricercatore che non lavora solo per far conoscere al mondo qualcosa, ma anche per comprendere qualcosa in più su se stesso… ed è forse questo il messaggio nascosto del libro: cogliere nella forza di un insetto la vanità dell’umanità.

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