Tempo smarrito. Di ritorni e di incontri
Articolo di Giuseppe Gervasi
“Cartello o annuncio pubblicitario col quale si dichiara la disponibilità alla vendita di un bene immobile (appartamento, terreno, fondo) o mobile (automobile, roulotte, moto, ecc.).”
Su porte antiche è una quasi violenza, non si tratta di un appartamento al sesto piano di un quartiere omologato. Non è un terreno e non può essere considerato un fondo, ma è grazie ai terreni e ai fondi che la vita prendeva forma e sostanza. Non è un’automobile, una roulotte e neanche una moto, eppure hanno fatto viaggiare e sognare i nostri nonni e i nostri padri.
È un album di famiglia, una storia scritta e da leggere al crepuscolo e prima di un nuovo giorno. Una porta da riaprire, una luce da accendere, una nuova famiglia da crescere in un paese tuo e del mondo. Riprendiamo il nostro tempo. Abbiamo bisogno di ricordare il nulla attorno, la sua umiltà, la sua speranza, il suo sogno. Abbiamo bisogno dell’attimo successivo all’errore per rimediare, chiedere scusa, sentirsi bene. Abbiamo bisogno di perdere il superfluo e ritrovare l’essenza, il passato, l’infanzia spalmata nei cari vicoli.
Alla ricerca del tempo smarrito, per ritrovare i paesi perduti.