Arcana. La squadra, il compasso ed il libro sacro

Arcana. La squadra, il compasso ed il libro sacro

Articolo di Albino Console

Dopo una generica analisi della simbologia del Tempio, condivido con voi la Tavola Architettonica scolpita da una Sorella che argomenta brevemente squadra, compasso e Libro Sacro.

Il simbolo che vede congiunti la Squadra ed il Compasso, rappresenta uno degli emblemi più iconici che vengono associati alla massoneria. Questi due strumenti, associati al Libro Sacro, rappresentano il trinomio più importante o certamente il più conosciuto, della nostra obbedienza, basti pensare che affinché il Maestro Venerabile dichiari aperti i lavori è condizione indispensabile che il Primo Sorvegliante li abbia disposti sull’ara, ritualmente ed in un modo preciso in base al grado in cui si sta lavorando.

Nella simbologia del grado di Apprendista la Squadra è sovrapposta al Compasso. Il Libro Sacro viene aperto sulla prima pagina del vangelo secondo Giovanni : “Nel principio era la Parola e la Parola era con Dio e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita; e la vita era la luce degli uomini, e la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno ricevuta”.

La simbologia dei due elementi nasconde significati molto profondi e complessi. La Squadra serve a tracciare il quadrato ed a misurare le superfici piane, convenzionalmente tutto ciò che è terreno e concreto. Il Compasso viene invece utilizzato per la misurazione di ciò che è meno tangibile e più spirituale. Convenzionalmente rappresentato dal cerchio. I due elementi possono ancora essere associati all’androgino ermetico, il maschile ed il femminile corrispondenti quindi al cielo e la terra o ancora al sole e la luna.

In grado di Apprendista il lavoro del Compasso non può emergere, è necessario infatti, in questa fase, dare precedenza alla Squadra in quanto prevale il primo grado di conoscenza: la misurazione della Terra, l’apprendimento passivo ed il lavoro lineare. In questo grado è la materia che prevale sullo spirito, ed il Fratello dovrà affidarsi alle parole ad alla saggezza dei suoi Maestri e seguire il percorso luminoso che loro, amorevolmente, tracciano per lui. Solo attraverso questo profondo lavoro su se stesso, godendo del privilegio del silenzio, l’Apprendista potrà progredire nella via iniziatica.

I due elementi rappresentano la possibilità che ha l’uomo di misurare e disegnare, dunque la possibilità di accedere alla conoscenza. Durante i lavori di Loggia vengono sovrapposti al Libro Sacro.

Il libro è il simbolo dell’Universo, ma anche del messaggio divino. I suoi caratteri, proprio come le foglie dell’albero della vita, rappresentano la totalità degli esseri, ma anche la totalità dei decreti divini. La parola che sta in Dio, che risplende nella saggezza di coloro che hanno avuto il privilegio di udirla. La ragione cardine dell’ordine nel mondo. La parola, la possibilità di creare ordine nel caos ed il pensiero divino, albergano nel libro. Ma affinché tale conoscenza possa essere diffusa, non basta che il libro sia aperto, per poter leggere il messaggio in esso contenuto è necessario applicarvi sopra gli strumenti di lettura: la Squadra ed il Compasso. Questi, si staccano e si dissociano dalla loro essenza di “meri strumenti” quando vengono associati all’universo del libro sacro. I tre elementi, nella nostra obbedienza, sono e devo restare, indissolubilmente legati fra loro.

La Squadra, il Compasso ed il Libro Sacro, sono condizione necessaria affinché durante i lavori di Loggia tutto proceda in modo giusto e perfetto. Possono inoltre aiutare il Massone a fare ordine nel caos, ma esiste una

condizione ancora più imperativa affinché la trasmissione di conoscenza possa avvenire: Il Fratello deve essere pronto a ricevere tali insegnamenti. Deve essere disposto a sgrossare la sua pietra grezza, abbracciare le sue debolezze, trasformandole in punti di forza. Solo attraverso questo profondo, quanto oneroso lavoro la Luce divina potrà far breccia nel suo spirito. Attraverso questo profondo sforzo, attraverso questo grande sacrificio, noi scopriremo che quella Luce ha sempre albergato dentro di noi, ma che solo attraverso il sacrificio siamo riusciti davvero a trovare.

*In foto, Albino Console, Rispettabilissimo Maestro Venerabile della Rispettabile Loggia Lux Solis della Gran Loggia D’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori

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