Sotto lo stesso cielo. Da Diamante il romanzo di Alessia Perugino

Sotto lo stesso cielo. Da Diamante il romanzo di Alessia Perugino

Recensione di Letizia Falzone. In copertina: “Sotto lo stesso cielo” di Alessia Perugino, Writers Editor, 2019

La disabilità a volte sembra essere un tabù, sia per chi la vive sia per chi ne parla. Probabilmente manca a tutti i livelli una corretta educazione al diverso da sé, manca la capacità di ascolto e di comprensione dell’altro, manca la semplice riflessione che in tutti noi batte lo stesso cuore. Non è retorica, ma una cosa in cui credo fermamente.

Rossella ha un sogno: essere diversa e avere una vita normale. Ma chi decide questa normalità? Chi decide che essere normodotati è segno di superiorità?

Rossella è una ragazza che sin da piccola ha dovuto lottare. È nata con una disabilità che le impedisce di camminare. I medici dicevano ai suoi genitori che no, non ce l’avrebbe fatta a camminare un giorno, era impossibile. Ma loro non ci hanno creduto e hanno lottato. Rossella la “zoppa”. Questo “marchio” la accompagna durante l’adolescenza, facendola sentire diversa, isolata, maltrattata. Subisce episodi di bullismo e non sa difendersi perché si sente inadeguata. Sentirsi diversi rende difficile la socializzazione e, spesso, i coetanei sono crudeli: non hanno la pazienza di provare a capire, non sono educati all’empatia e non provano a mettersi nei panni dell’altro.

Siamo al cospetto di una ragazza a cui la vita ha imposto prove difficili, sottoponendola a disagi e sofferenze nell’età in cui dovrebbe prevalere spensieratezza e gioia, nell’età in cui occorre trovare rifugio nel calore di un abbraccio. Anche se gli anni passano le ferite del corpo e del cuore non si cicatrizzano appieno, ma restano sempre là, sbiadite ma latenti, pronte ad aggredirti riportando alla luce i ricordi, i rimorsi, le paure.

La protagonista si sente diversa dai coetanei e dal mondo circostante, finendo in uno stato di isolamento ed estraniazione doloroso e irrecuperabile. Solo Angela, l’amica di una vita, riesce a riportarla a galla e insieme si danno forza a vicenda.

Rossella cammina ogni giorno caricandosi del suo fardello di dolore sulle spalle, forse in cerca di quella comprensione che non ha mai trovato, forse in cerca di un briciolo di serenità e di normalità, forse in cerca di un affetto sincero e totale. Ma la ricerca di un cambiamento e di una svolta deve fare i conti con la corazza eretta dalla solitudine nel corso degli anni; un guscio sempre più difficile da rompere, un guscio che toglie la libertà ed impedisce di volare, che attanaglia il cuore e lo inaridisce, un guscio che diventa l’unica certezza conosciuta in cui rifugiarsi.

Il romanzo trasuda umanità e dolore all’ennesima potenza, prestando la voce a tutti coloro che gridano aiuto e facendo entrare il lettore accorto nel mondo buio della diversità. Quella narrata dalla Perugino non è una storia sconclusionata e surreale, ma è l’altra faccia della vita, quella meno fortunata, quella meno sorridente, quella meno scanzonata. Queste pagine sono a ricordarci che anche questa è vita, anche questa è quotidianità.

Ho apprezzato tantissimo questo libro, il modo in cui l’autrice ha voluto raccontare la propria storia e quella della propria famiglia, aprendo coraggiosamente il proprio cuore. Non si è nascosta dietro inutili perbenismi. Una lettura che segna il cuore, che riesce a trasportarti nel baratro del silenzio e del dolore insieme alla protagonista, che ti fa percepire l’oscurità della solitudine e del male di vivere.

Un libro che insegna che gli unici limiti sono quelli nella nostra mente. Rossella non nasconde i propri momenti bui e di sconforto, perché ogni esperienza, anche la più negativa, si trasforma in voglia di rivincita, in un motivo in più per lottare e per vincere.

Una lettura bellissima, emozionante e motivazionale. Mi ha commosso il rapporto di Rossella con i genitori, che non l’hanno mai trattata come una disabile, reprimendo l’inevitabile istinto di protezione. Un romanzo d’esordio estremamente maturo per la compiutezza del contenuto e per l’alta tensione emotiva sviluppata; un crescendo di sensazioni avviluppante l’anima del lettore, tra momenti di tenerezza, di tristezza e di speranza nel sottolineare che ogni essere umano è unico e diverso, ma tutti siamo sotto lo stesso cielo.

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