Sentire e conoscere. Alla scoperta dell’origine della coscienza
Recensione di Martino Ciano già pubblicata per Gli amanti dei libri
Mente e coscienza, due misteri che vivono nell’uomo. Da tempo ci si domanda come siano sorte e come mai si siano evolute in un certo modo. Di una sola cosa si è però sicuri: a un certo punto la vita ha prevalso sull’annientamento, ma è il perché che sfugge a tutti.
Nel suo breve saggio Al di là del principio di piacere, Freud aprì la strada a questo argomento scomodo. La volontà di vita ha vinto sulla volontà di morte, ma come ciò sia avvenuto e come abbia potuto investire la carne, non è una domanda alla quale si è riusciti a rispondere. All’inizio del XX secolo, il padre della psicoanalisi non aveva certamente i mezzi di oggi, ma le sue intuizioni furono il prosieguo di ciò che già il filosofo Arthur Schopenhauer aveva posto come base del suo sistema teorico, la volontà di vita, ossia la vera cosa in sé.
È una premessa che dobbiamo fare per parlare del libro di Antonio Damasio, che qui non tratta questi argomenti, ma fa intuire al lettore che le sue tesi sono parte di un discorso ampio e affascinante con cui tutti dovremmo fare i conti.
Antonio Damasio è un neurologo e uno psicologo, ma anche un divulgatore scientifico che, con parole semplici, riesce a far arrivare a tutti le sue teorie. Proprio per questo, anche i lettori meno avvezzi alla materia o che si approcciano per la prima volta con saggi del genere possono tuffarsi in questo breve viaggio.
L’aspetto principale che Damasio affronta è l’origine della coscienza, ma la premessa è importante “qualsiasi teoria cerchi di spiegare l’esistenza delle menti e della coscienza ignorando il sistema nervoso è destinata al fallimento. D’altra parte, qualsiasi teoria si appoggi “esclusivamente” sul sistema nervoso è destinata a fallire anch’essa”.
Siamo nel campo dell’assurdo? No, ciò che intriga è che mente e coscienza sono parte di un tutto che vive in noi, grazie all’interazione tra sistema nervoso e “viscere”. È dai vapori del brodo di sostanze chimiche, che garantiscono la vita, che si innalzano le vette del pensiero, della creatività, del sentire e del rappresentarci le cose?
È solo una questione chimica? Certamente no, c’è dell’altro e Damasio lo ricerca in quelle parti nascoste del cervello, negli anfratti di questo organo che ancora non ha svelato tutte le sue meraviglie. Ancora una volta appare chiaro che siamo frutto di una relazione intima, in cui ogni cosa dialoga in noi.