Segnalazioni. “Segreto a più voci” il nuovo romanzo di Fernando Bermúdez disponibile dal 10 novembre
Articolo di Martino Ciano. Seguici e iscriviti anche sul canale WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VaDWcN25EjxzoWoAJu05
Dopo venticinque anni di silenzio, torna al romanzo Fernando Bermúdez, lo scrittore argentino, nato a Buenos Aires nel 1962 e che nel 1994 si aggiudicò il premio Cortàzar. “Segreto a più voci” è il titolo dell’opera che uscirà il 10 novembre 2023 per Edizioni Spartaco. Un’opera in cui si intrecciano diversi generi letterari e in cui la Storia della nazione argentina fa da ponte tra realtà e finzione.
Come per la raccolta di racconti “La metà del doppio”, pubblicata nel 2020 sempre da Edizioni Spartaco, anche quest’opera è stata tradotta da Gianni Barone. Un ritorno atteso questo dello scrittore argentino, che da anni vive a Stoccolma, in Svezia, che proprio nelle pagine finali del libro, in una sorta di autobiografia letteraria, rivela il suo modo di intendere la scrittura.
“Molti scrittori – si legge – sono soliti affermare che non possono sopravvivere un giorno senza scrivere. La sua situazione è esattamente contraria: lui scrive solo quando è strettamente necessario, non come abitudine o come metodo di sopravvivenza. Per questo abbandonò del tutto la scrittura per più di vent’anni, come un modo di esercitare il potere di non parlare troppo, di non essere inconsistente. Diceva James Joyce che le armi dello scrittore sono l’astuzia, l’esilio e il silenzio. Fernando Bermúdez ha usato le ultime due al grado estremo, forse per compensare la mancanza di astuzia”.
Dalla quarta di copertina di “Segreto a più voci”
Un ragazzino, seduto in una stanza d’ospedale di fronte all’agonia del padre, ascolta quelle che finiranno per essere le ultime parole del genitore. Non consigli di vita né pensieri affettuosi né confessioni: un momento prima di chiudere gli occhi per sempre, gli svela una teoria cospirativa secondo la quale l’allora presidente argentino Juan Domingo Perón è già deceduto e che un gruppo di congiurati sta cercando di occultare la sua morte per mantenere il potere. Il bisogno di trovare un senso a quelle parole porta il protagonista, ormai adulto, a un viaggio letterario attraverso i vergognosi segreti della sua saga familiare e degli anni nefasti della storia argentina. La sua voce si alterna con quella di Maria Carmen, una donna stravagante che ogni giorno depone fiori sulla tomba di Perón finisce per essere testimone di un fatto di cronaca che colpì molto la società argentina del tempo: la profanazione della cappella funebre e il furto delle mani del corpo imbalsamato del presidente. Le due storie si alternano ed entrano in contatto, costruendo un contrappunto che acquista sempre maggiore intensità fino a sovrapporsi in un finale sorprendente e rivelatore. Bermúdez utilizza e decostruisce diversi generi letterari, dal poliziesco al romanzo di formazione, dai racconti del terrore al romanzo storico, giocando sulla tensione tra realtà e finzione; come quando il presunto scrittore irrompe nella trama come un personaggio in più.