La Primavera sei tu
Racconto e foto di Wanda Lamonica
Dici che non è Primavera, soltanto perché oggi piove e soffia forte il vento. Perché il giubbino, in quella panca enorme, non ci vuole proprio entrare, ma che testardo…
E invece io li vedo, i fiori piccoli e nuovi sulle tue labbra schiuse, i sottili fili d’erba tra i tuoi capelli di seta. E nelle tue carezze sento la generosità del sole che ogni giorno si impegna a firmare tutte le onde del mare, che risveglia ogni creatura con la sua luce buona. Che, come te, a volte brucia, ma sa farsi anche tanto amare.
Dici che non è Primavera perché hai ancora bisogno di una coperta. Eppure mi basta guardarti per sentire nello stomaco una tempesta di petali e farfalle, un turbinio di bellezza e incanto. E i tuoi baci sanno già d’estate, di salsedine e granite. Primule se mi sfiori, ranuncoli sulle tue dita. Gelato di nuvola in un cielo da favola. Colori questo mondo che qualcuno ha candeggiato. E va bene anche un litigio, se poi torni per restare. Va bene un broncio, un silenzio (ma solo di un minuto).
Dici che non è Primavera perché in giro c’è ancora un po’ di neve. Ma tu non li vedi, i prati fioriti, quando lasci sbocciare poesie sui tuoi quaderni e i dipinti, sulle tele. Dici che non è primavera eppure mi inebri di vita. Di un profumo che mi rende sciocca e così sdolcinata. Dell’inverno, negli occhi, ti rimane solo un po’ di brace. Ma, per quella, conservo le mie lacrime di rugiada. Solo loro sanno portarti quiete.
Quiete e pace.