Un numero rosa
Poesia e foto di Giuseppe Gervasi
Per molte i capelli non ci sono più.
Un copricapo colorato
racconta il fascino di un tempo,
mostrandone un altro.
Seduti si ascolta una voce,
equità sociale ampiamente rispettata.
Mi vien da pensare che almeno in questo luogo rosa,
bianco e con i pavimenti finto parquet,
esista una vera democrazia del dolore.
Impari ad accettare le attese,
a capire gli sguardi,
a donare il tuo posto perché ti senti fortunato.
I ritardi non contano più.
In una fredda stanza d’albergo non ti aspetta nessuno.
Passi lenti, lacrime e sorrisi per una pizza fredda.
Quante cose dobbiamo ancora capire?
E intanto una voce registrata
continua a chiamare un numero rosa.