Note nel vento
Di Adriana Sabato
Devo spostare qualcosa
per fare spazio ad un nuovo supplizio
inaspettato
come una piaga improvvisa
erode la pelle, la squarcia, la brucia
nuova tortura
nuovo flagello
Lo spazio comincia ad essere ristretto
e il tunnel è sempre più buio,
non vedo luce
non vedo acqua
non vedo sole
non vedo bambini da crescere
vedo solo del fumo
che ottunde la vista
e spegne i polmoni.
Orti a terrazza sono invasi dal cemento
passi frettolosi si susseguono sul selciato privo di alberi
e il sole fa scoppiare il cervello…
dove siamo finiti?
nelle mani dei folli
Siamo tutti chiamati
Ad essere vigili
Ad essere pronti, ad ubbidire
Non sappiamo nulla
E nulla ci faranno sapere
Il freddo ci opprime
L’incertezza ci offende
L’incertezza ci nutre
Ormai da troppo
La speranza ci sfugge
Sembra scivoli via
Come acqua che scorre
Non si lascia afferrare
Però
Afferreremo la vita
In un modo o nell’altro
La vita ci inseguirà ovunque
La vita ci troverà ovunque andiamo
Torneremo a canticchiare note nel vento