“Non volevo fare lo sbirro”. Successo per la presentazione nella sede di AstroBelvedere Club
Articolo e foto di Adriana Sabato. L’articolo fa riferimento alla presentazione del libro di Fabio Pietrosanti e Gianni Gallo tenutasi a Belvedere Marittimo, venerdì 14 luglio 2023, presso AstroBelvedere Club
Chi è l’eroe? Colui che compie imprese straordinarie e clamorose? Forse. Ma forse anche no. Ce lo siamo chiesti nel corso della presentazione del libro “Non volevo fare lo sbirro” di Fabio Pietrosanti e Gianni Gallo (è anzi, era, lui lo sbirro), una sorta di diario che narra le gesta di un poliziotto che rischiava di trovarsi dalla parte sbagliata.
Un amico di famiglia lo convinse a fare la domanda di ammissione in Polizia e d’un colpo la sua sorte prese un’altra direzione. Ma torniamo al nostro eroe: Fabio Pietrosanti nell’introduzione al testo parla dell’eroe facendo riferimento alla sua straordinaria ordinarietà riducendo, con ciò, quella specie di frattura propria dell’ossimoro che in realtà ne costituisce l’ossatura. Essere eroe vuol dire fare qualcosa di profondamente ispirato per l’altro, qualcosa che viene direttamente dal profondo del cuore, aldilà del tornaconto personale e che si può realizzare facendo del bene al prossimo: i missionari, le forze dell’ordine, i soccorritori ne sono un esempio.
Un eroe è una persona coraggiosa che rischia la propria vita per salvare quella degli altri, come succede nel caso dei pompieri: queste azioni sono difficili, e solo un eroe sa scegliere e valutare perfettamente come e quando agire. Tutti possiamo essere eroi per un giorno, per un’ora o addirittura solo per qualche minuto, per poi tornare alla nostra vita di tutti i giorni.
I veri eroi dei giorni nostri sono tutti coloro che, in qualsiasi campo siano attivi, si prodigano per aiutare gli altri facendo diligentemente il proprio lavoro in totale anonimato e con ammirabile abnegazione. Anonimato, la parola chiave: Gianni Gallo ha compiuto gesta eroiche che si scoprono una dopo l’altra, allo scorrere delle pagine del libro. Si assaporano pian piano perché son circondate da un’aura di mistero. Tutto sembra facile e tutto scontato. Tranne che quell’aura di mistero (si chiama umiltà e discrezione) è la vera chiave di lettura: perché, come spiega Gianni Gallo, il libro è stato scritto e pubblicato non per autocelebrarsi ma per diffondere il messaggio che un professionista, in questo caso in divisa, deve necessariamente essere prima di tutto un uomo.
E tanti uomini compiono il proprio compito in silenzio e senza gloria alcuna: ebbene – facile a dirsi, difficile a farsi – essere uomo, uomo vero, significa proprio essere eroe. Quella persona di cui ognuno ha disperatamente bisogno in vista di un confronto, di un punto di riferimento e a volte, anche di un’ancora alla quale aggrapparsi.