Mille battute di Estate: estasi nucleare e concessioni sul demanio marittimo
Articolo di Martino Ciano
Ci troviamo in questa situazione.
Nell’Italia guerrafondaia si invoca la pace, mentre la politica si autodistrugge, ma noi attendiamo pazienti, prima di tutto bisogna risollevare l’economia.
C’è una questione di fondo che bisogna risolvere da anni. Ha un nome preciso: concessioni sul demanio marittimo, i balneari sono incazzati, ché l’estate è alle porte e nessuno sa se ci sarà anche il prossimo anno alle stesse condizioni in cui c’è adesso. Accordo trovato, così dicono in TV al Tg. Vedremo!
Intanto, il mondo deve pensare alla crisi del grano. E chi immaginava che nell’epoca della tecnica e dell’abbondanza proprio il grano poteva alimentare le ansie degli uomini.
Create il grano sintetico, dicono alcuni.
Iniziamo a cibarci di vermi, risponde qualcun altro.
La tecnica può tutto, ripetono in coro le genti di pianura, di mare e di montagna.
Gli spensierati, però, sono alle prese con la prova costume, ché anche questa è un virus che contagia tutti e provoca vittime in quantità.
Mentre si testano nuovi orgasmi mentali con le canzonette da spiaggia che invaderanno l’etere nelle giornate di calura e di afa, c’è già chi testa le proprie dimensioni. L’allenamento è costante, lo vedi dalle foto che vengono postate sui social network.
Gambe, caviglie, petti, seni, addominali, muscoli pelvici… si chiama caccia al dettaglio, ma possiamo classificarlo anche come erotismo di ritorno.
Nel mio paesello, quello da cui osservo il mondo e che sta tra la Calabria e la Basilicata, ci si prepara per accogliere il turista.
Il turista è una Categoria dello spirito, rinnova tutte le speranze, rimpingua le tasche, rende tutti noi puri di cuore.
Sarà un’estate felice, di sollievo, di ripresa, di pace e di armonia. Noi, gente di mare, crediamo in questo… è un’esigenza di ottimismo, la invochiamo come altrove si minaccia la guerra nucleare.