Meravigliosa Dublino. Terzo e ultimo flash

Meravigliosa Dublino. Terzo e ultimo flash

Articolo di Adriana Sabato

Dublino, mi hai rubato il cuore: modalità aereo attiva e riesco pure a scriverti da quassù, amica mia. Non ci sono più i gabbiani a ciarlare come anatre. Non c’è il fiume, non c’è il cupo e non c’è il rosso delle tue casette ma rimane un’anima errante dentro a scompiglio di pensieri… E poi ci sono io e poi ci siamo noi e poi c’è lui che ci aspetta a braccia aperte senza inganno e senza scopo!

Forse e probabilmente, non giunse ancora l’ora e forse e probabilmente non è proprio il momento. Nell’attesa pende un filo dal soffitto in questo eterno tremolio: mi aggancio io a quel filo senza certezza di qualcuno e di qualcosa. Solo il frusciare dei motori fra un azzurro deserto e la riscoperta dell’inchiostro del frutto di quercia che regala la storia di una umanità che non esiste più e di un volo del sapere che non violenta e non separa ma imprime il suo passaggio e il suo passato con fermezza ma senza forza bruta. Ancora attiva e con le orecchie come radar, regalo un attimo a questi vaghi pensieri: penso alla tua Cattedrale di Cristo che si staglia in cielo con le sue guglie, un tempo lignee ed oggi in pietra levigata, come a solleticare le nuvole e le stelle. Pietra bianca e lucida come le pieghe del manto e le piaghe del corpo del Cristo velato.

Un posto davvero incantevole che vanta anche altri importantissimi e antichi reperti. Ciò che attrae da subito il visitatore è senza ombra di dubbio la navata centrale della Chiesa con le sue splendide vetrate di mille forme e colori, un vero spettacolo da assaporare lentamente e con tanta gratitudine! Mentre il naso è ancora all’insù, mi sento tirare per una manica: vieni, ti faccio vedere…

E sembra apparire, nascosto nell’ombra, il grande James Joyce che racconta: …incastrato come quel gatto e quel topo, in quel tubo di quell’organo della Cattedrale di Cristo. Si, perché nella famosa cripta si trovano, insoliti abitanti, Cat & the Rat ossia un topo che, cercando di sfuggire al gatto si nascose in uno dei tubi dell’organo della chiesa, e il gatto che per catturarlo si infilò dentro e rimase incastrato. Nessuno dei due è potuto più uscire e per questo sono rimasti lì per 10 anni, dal 1860, finché non si sono mummificati.

Arrivederci Dublino, meravigliosa città che abbraccia il mondo!

Post correlati