Arcana. “Il melograno” e i suoi significati

Arcana. “Il melograno” e i suoi significati

Articolo di Albino Console

Alle porte del Tempio, sulla colonna denominata Jakin, trovano posto tre melograni, simbolo antico che si presta a varie interpretazioni, ognuna di esse valide, perché un simbolo va vissuto e compenetrato, ed ognuno di noi, oltre al significato già assegnatogli, può leggere in esso qualcosa di diverso.

Pianta particolarmente cara alla dea Giunone, che spesso veniva rappresentata nella sua mano destra, le si associava il significato di fertilità e abbondanza. Poi, abbiamo il mito di Persefone, figlia di Demetra e di Zeus, rapita dal Dio dell’oltretomba Ade per averla in sposa.

Demetra dea dei raccolti, in preda alla disperata ricerca della figlia scomparsa, dimenticò di attenzionare la vegetazione, e così l’umanità andò incontro ad un lungo inverno. Zeus, dispiaciuto per il destino degli uomini, informò Demetra della sorte della figlia, ma questa non acconsentì comunque alla ripresa dei raccolti, finché non avesse avuto indietro la sua Persefone.

Nel frattempo, negli inferi, Persefone in preda alla tristezza si sottrasse al cibo, se non un’unica volta in cui accettò sei chicchi di melagrana, senza però sapere che fosse il frutto dell’inferno e che obbligasse a rimanere lì per sempre dopo averlo assaggiato. In virtù del parziale consumo del frutto, Persefone raggiunse con Ade l’accordo di rimanere negli inferi solo per un numero di mesi pari ai chicchi mangiati, mentre i restanti li avrebbe trascorsi sulla terra, con la madre.

È così che Demetra, al ritorno della figlia in primavera, permette tutt’ora alla vegetazione di rifiorire fino alla fine dell’estate.

Abbiamo poi quella configurazione interna tanto cara alla Libera Muratoria che richiama l’unione dei Fratelli e delle Sorelle che, compatti, si riuniscono nei propri Templi, come anche i colori, rosso e bianco che richiamano maschile e femminile in quello che è a tutti gli effetti, il frutto androgino per eccellenza.

Un simbolo è e sarà sempre una scorciatoia per concetti ben più complessi da esplicare e/o da spiegare. Pertanto, per indicare l’unione e il rispetto creato con qualcuno, invece di parlarne rischiando di non trovare le parole giuste, basterebbe regalare semplicemente un melograno.

*In foto, Albino Console, Rispettabilissimo Maestro Venerabile della Rispettabile Loggia Lux Solis della Gran Loggia D’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori

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