L’eternità in un’immagine
Articolo e foto di Giuseppe Gervasi
L’anno e l’elastico di colore giallo spiccano sul neutro del passato. Prima di aprirla cerco di capire se sono pronto a ripartire per quel viaggio e riguardo ancora una volta l’immagine in copertina. La foto ritrae la vendita di palloncini innanzi alla Basilica di San Pietro in Vaticano. È una foto del 1960 di Luigi Leoni.
Una piazza piena di gente e due preti che si soffermano a guardare qualcosa. Un uomo di spalle fissa una famiglia avvicinarsi, il cui passo è distratto da un’altra persona, che chiede un’informazione o vuole vendere qualcosa al padre di un tempo: elegantissimo, a braccetto con due donne. Alla sua destra la donna potrebbe essere sua moglie, a sinistra una giovane ragazza, potrebbe essere sua figlia. Il cielo bianco, i tanti palloncini “forse” colorati e dietro di loro la grandezza della Basilica di San Pietro.
Apro l’agenda: ancora un’immagine.
Vedo tanta gente in un’altra piazza di Roma: sicuramente pioveva o aveva smesso da poco.
Lo si comprende da un uomo che nasconde dietro le spalle un ombrello, appoggiato con la punta per terra. Tanta eleganza nelle persone, che forse discutono o ammirano le bellezze della città eterna.
Potrebbero essere uomini d’affari in attesa di un qualcosa. Magari è una domenica di fine inverno e mi piace immaginare i loro dialoghi su un futuro che non conosceranno.
Il fascino di un’immagine sta nella fantasia,
che scatena in chi a distanza di molti anni
si ritrova una foto in mano
che ferma il tempo e lo rende eterno.